Luna Rossa per l’Eclisse Totale nel Castello di Querceto
In attesa del Solstizio d’Estate delle 18.16 del 21 giugno 2011, si è celebrato il Plenilunio del 15 giugno con una bella serata all’insegna dell’arte nel Castello di Querceto, con la Luna Rossa che è spuntata dalle colline orientali già in totale oscuramento, perfettamente visibile nel cielo terso e sgombro di nubi, mentre ancora le ultime luci del crepuscolo coloravano la costa degli Etruschi. Nel frattempo l’arpa di Evelyne Huber colorava l’atmosfera già magica del borgo di antichi richiami celtici e mitteleuropei e il bianco luminoso dellarte di S’nim Ho era un invito alla Luna a mostrarsi ancora recuperando il consueto candore dell’alabastro volterrano. Ursula Vetter ha fatto gli onori di casa da un naturale palchetto erboso al numeroso pubblico intervenuto. Subito dopo il tramonto Mauro Andreani, in mistico silenzio, ha simbolicamente seminato “idee” nel prato già fecondo di alchemica rugiada lunare e presolstiziale: un augurio a veder sorgere presto “piantine” filosofiche e artistiche. Bruno Sullo, dalla sua finestra di condivisione col mondo, ha recitato poesie sue e di Enrico Mori dedicate alla Luna sulla piazzetta. Quando la soprano Piera Coppola ha intonato le prime note dei suoi canti alla Luna, accompagnata dal Maestro Giorgio Regalli, il numeroso e attento pubblico si è spostato presso l’antica fonte, perfetto palcoscenico settecentesco per l’ingresso dei due ferrovieri Franco Santini e Raimondo Del Prete, che recavano una falce lunare gialla come in un ancestrale rito sacro alle energie materne telluriche e celesti. A movimentare la scena è apparsa poi una bautta veneziana, avvolta in un nerissimo tabarro che nascondeva i tratti di Giovanni Pelosini. Nel duello cosmico fra il bianco e il nero ha prevalso il candore dei guanti dei Santini Del Prete, che infine hanno sconfitto l’inquietante maschera nera e catturato la grande farfalla bianca del sogno con uno strano marchingegno denominato “acchiappasperanze” fatto con due copricapo da ferroviere fuori ordinanza. Aspettando il rischiararsi della Luna dall’Eclisse totale sono risuonate ancora poesie con Bruno Sullo e ritmate danze circolari nella piazzetta guidate da Saba Voss. Quindi nella stessa piazzetta, trasformata in cinema all’aperto, Lorenzo F.L. Pelosini ha presentato in anteprima il suo ultimo lavoro cinematografico ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe, e con Il Cuore Rivelatore e l’intensità recitativa dell’attore protagonista Leonardo Santini tutti si sono chiesti se la Luna possa essere fonte di pazzia oppure di estrema acutezza dei sensi. Infine Pietro Giarola ha presentato la nuova versione elettronica del mensile lunare Spirito Libero. L’intero borgo ha partecipato collaborando agli allestimenti e alla realizzazione delle performance, che hanno avuto l’indispensabile aiuto di Eraldo Ridi, Rosella Bargione, Matteo Malfanti, Gabriele Bibbiani, Federico Pelosini (autore di alcune di queste foto), Rebecca Vischer e del gentilissimo Ari.