Buongiorno e bentornati.
Innanzitutto vorrei chiedervi scusa per la mia scarsa presenza sul blog, ma purtroppo una gran mole di impegni mi tengono lontano dalla tastiera del pc. Tuttavia oggi sono nuovamente qui con voi per un’altra puntata del “Lunedì Desueto”, la rubrica in collaborazione con “Una parola desueta al giorno“.
E la parola con cui ci confronteremo oggi è “Ammennicolo”, di cui vado subito a darvi la definizione:
Ammennicolo
[am-men-nì-co-lo] s.m.• Accessorio di scarsa importanza
Ed ora passiamo subito al racconto!
Ammennicolo
Image by R. Engelhardt
Sto qui, appoggiata e lasciata al mio destino. Sono immobile, quasi senza pensieri, mentre mi limito a osservare il mondo che mi gira intorno. Sono inanimata, e chi mi passa accanto non si cura di me più di quanto non si curerebbe di un sasso su un sentiero di ghiaia.
Nulla mi contraddistingue, nulla mi rende lucente agli occhi degli altri, ma soprattutto ai suoi occhi, che mi guardano come uno qualsiasi dei suoi altri ammennicoli.
Eppure io sono qui, in attesa che lui si accorga di me, che mi degni della sua considerazione, anziché lasciarmi qui ad aspettare di avere una funzione, uno scopo, un destino.
Ma invece nulla, sono solo un oggetto senza importanza.
E se credete che questo sia uno di quei racconti in cui gli oggetti parlano, vi sbagliate. Sono una donna, e lui è mio marito.
Sono una donna, o meglio, lo ero.
Sono una donna?
No, sono solo un ammennicolo.
Ecco, anche per oggi il Lunedì Desueto è giunto al termine. Vi ringrazio per l’attenzione e l’affetto che mi dedicate, e come sempre vi aspetto nei commenti!
A presto!
Neri.