Lunga vita al calcio (malato)

So che mi metterò contro molti, ma la prima cosa che ho pensato quando ho visto questospot è stata “che tristezza”. Che tristezza che questa campagna sia perfetta per il suo target,ossia quella larga fascia di“uomini” che non vedono nel calcio il bellissimo gioco che è, con tutti i suoi altissimi potenziali,ma ne fanno una vera e propria ragione di vita, con tutta laperdita di contatto con la realtà che ne consegue. La prima metà dello spot ci può anchestare (merito del tono alla trainspotting che funzionasempre), ma poi il testo,per come la vedo io, scade davvero nel deprimente, e la cosa peggiore, è che è una realtà che esiste eccome. Una realtà fatta di gente che “se non ci fosse il calcio non saprebbe che fare la domenica sera,non saprebbe di cosa parlare tutte le altre sere, non avrebbe NIENTE CHE LI FACCIA DAVVERO SOGNARE”.Ci si lamenta del calcio moderno, del calcio malato. Eccolo quà il calcio malato. Eccola qui la vera malattia.Questo non è amare uno sport, questo è disprezzare tutto il resto. E questo spot è completamente fuorviante; come se essere tifosi e amare la propria maglia, significhi avere al di fuori dello stadio una vita grigia, apatica,noiosa e ripetitiva.La verità è che purtroppo per tanti il calcio è ben lontano dall’essere unosport, ma scade in un modo per giustificareuna vita vissuta da spettatore, in tutto e per tutto.E c’è sempre più gente che mangia sulle spalle di questa gente,in questo caso Sky,  solo uno fra i tanti.