Luoghi comuni in gravidanza: tre miti da sfatare

Creato il 16 marzo 2015 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

I luoghi comuni in gravidanza sono spesso duri a morire, e possono indurre ansia e confusione nella gestante: analizziamo tre dei più diffusi, e cerchiamo di fornire una spiegazione sul perché si tratta di luoghi comuni e su cosa è meglio fare.

Di: Redazione

La gravidanza è senza dubbio uno dei momenti più delicati per una donna, che, soprattutto se è alla prima esperienza, deve fare i conti con dubbi ed ansie, ma anche con tanti falsi miti e luoghi comuni, spesso tramandati dalle tradizioni popolari.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di falsi miti che non hanno alcun valido fondamento scientifico, ma che vengono tramandati di generazione in generazione, e che possono indurre la futura neo mamma in confusione, specialmente se si tratta della prima gravidanza.

Abbiamo scelto alcuni dei più diffusi luoghi comuni in gravidanza, dei quali proviamo a fornire anche qualche spiegazione scientifica.

  1. In gravidanza non si possono tenere gatti, per il rischio della toxoplasmosi. Questo è sicuramente uno dei luoghi comuni più duri a morire: anche se è vero che la toxoplasmosi è una patologia che viene trasmessa anche attraverso le feci infette del gatto, è bene ricordare che i gatti domestici difficilmente sono portatori di questa malattia. Inoltre, è sufficiente prendere alcune precauzioni, come ad esempio non pulire personalmente la lettiera del micio, oppure indossare dei guanti e lavarsi bene le mani, ricordando anche che la toxoplasmosi si può contrarre anche con verdure crude o carni non cotte.
  2. Le donne incinta devono mangiare per due. Questa affermazione è vera e falsa allo stesso tempo: in gravidanza si ha un fabbisogno giornaliero adeguato alla propria condizione, prediligendo frutta e verdura, e non dimenticando le proteine, ma anche una buona dose di grassi. Ma senza eccedere: un’alimentazione adeguata, ed un po’ di sano movimento, sono sufficienti per rimanere in forma senza creare problemi al nascituro.
  3. Non bere alcool né caffe. In merito a questa affermazione, bisogna ricordare che in medio stat virtus: senza eccedere, a meno di patologie per le quali l’assunzione di alcool e di caffeina sarebbero dannose, è possibile consumare una tazzina di caffè al giorno, mentre per quanto riguarda il vino sarebbe meglio limitarne l’assunzione.

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