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Luoghi del Cinema n.2: Civita di Bagnoregio, la città che muore, ma non al cinema

Creato il 06 maggio 2012 da Emeraldforest @EmeraldForest2

Luoghi del Cinema n.2: Civita di Bagnoregio, la città che muore, ma non al cinemaCollegata al resto del mondo solamente da uno stretto ponte pedonale, Civita di Bagnoregio si erge fiera nel lunare paesaggio dei Calanchi, nata su un blocco di tufo che lentamente si va sgretolando e che prima o poi causerà la sua stessa fine. Civita, che quando è circondata dalla nebbia invernale sembra essere veramente sospesa nel vuoto, può essere considerata una sorta di città fantasma, poiché a causa di terremoti e crolli ripetuti nel corso del tempo, pochi nuclei familiari hanno resistito ad abitarvi. Da qualche parte si vocifera che però sia saltuariamente ripopolata da vips… In ogni caso, Civita di Bagnoregio ha conservato, oltre che un indubbio fascino, un aspetto deliziosamente medievale ed è per questo che è stata spesso al centro delle amorose attenzioni del cinema. Ogni anno ha luogo un festival dedicato ai motori nel cinema (singolare per una cittadina transitabile solamente a piedi!) per ricordare la capostipite delle pellicole che furono girate proprio qui: “La strada” di Fellini (1954), nel quale la Masina è il clown Gelsomina mentre Anthony Quinn interpreta il rude girovago Zampanò. A seguire vi sono stati girati anche “I due colonnelli” (1962) con Totò, diretto da Steno e l’episodio di Alberto Sordi/prete di campagna del film “Contestazione generale” (1970) di Luigi Zampa. Si dice che vi sia stata girata anche qualche scena di “Non ci resta che piangere”, ma non è dato sapere quale…

Luoghi del Cinema n.2: Civita di Bagnoregio, la città che muore, ma non al cinema
Per la vicinanza (circa 40 km) dal Parco dei Mostri di Bomarzo, è consigliabile riunire le due gite in un’unica, soprattutto se automuniti.

In alternativa, Civita di Bagnoregio si trova, in provincia di Viterbo, all’altezza dell’uscita Orvieto dell’autostrada A1, usciti dalla quale bisogna cercare indicazioni per Bagnoregio.

Dato che c’è un po’ da camminare, onde evitare di concentrarsi su calli e vesciche invece che sugli spettacolari scorci e panorami, sono vivamente consigliate scarpe comode…



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