A Cuba a seguito della visita di Giovanni Paolo II c'e' stata una sorta di liberalizzazione del culto a patto che le omelie restino rigorosamente al di fuori dai discorsi che riguardano il governo o la politica.
Diciamo che allora il Papa e il Comandante siglarono una sorta di accordo,la chiesa ha liberta' di culto e lo stato chiude un occhio.
Da allora a Las Tunas,la realta' che conosco meglio,sono proliferate le chiese di svariate religioni differenti.
Nel parque principale c'e' la chiesa cattolica di maggior importanza ma su quella c'e' una querrelle con Poder Popular; tutto il centro in questi ultimi 2 anni e' stato rimesso a nuovo meno la chiesa che esternamente e' mal ridotta e stona coi colori vivi della piazza.
I lavori di restauro toccano alla chiesa,i fondi ci sarebbero pure (anche se sarebbe interessante sapere chi effettuerebbe eventualmente i lavori in quanto imprese private a Cuba non ce ne sono in campo edile) ma el Poder Popular la chiesa nella migliore piazza cittadina non la vuole e si parla di spostarla in una barrio periferico,anche perche' pare che sotto le fondamenta dell'edificio ci sia una specia di ossario.
Vedremo cosa accadra'.
Ci sono le suore di Madre Teresa di Calcutta e queste da prima della visita papale visto che la religiosa aveva con Fidel un rapporto privilegiato.
In una via adiacente al centro c'e' la chiesa battista,molto frequentata,quando ci passo davanti sento sempre canti e il pastore che con voce stentorea urla come un ossesso.
C'e' la chiesa avventista un po' meno frequentata,c'e' la sinagoga,ci sono i testimoni di Geova e anche altri culti minori.
Non ho notizie di luoghi di culto buddisti e di moschee ma non e' detto che non ci siano...non e' che passo il tempo a Cuba a cercare minareti......
Su preti,pastori e rabbini girano storie disparate,molti con le offerte dei fedeli si sono pagati la balsa,altri sono spariti improvvisamente,sempre col malloppo,e altri sono visti non esattamente di buon occhio dalla gente.
Anche questa e' Cuba.