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Lupin III: Una cascata di diamanti (1996)

Creato il 09 giugno 2015 da Babol81
Procede pian piano, con la solita lentezza, il recupero dei film di Lupin. Oggi facciamo un salto fino al 1996, anno in cui Gisaburo Sugii dirigeva e co-sceneggiava lo special TV Lupin III: Una cascata di diamanti ( ルパン三世 トワイライト☆ジェミニの秘密 - Rupan Sansei  - Towairaito Jemini no himitsu).
Lupin III: Una cascata di diamanti (1996)
Trama: in punto di morte, il vecchio boss della mala Dolun da a Lupin la metà di un diamante che dovrebbe condurlo ad un enorme tesoro nascosto in Marocco...


Lupin III: Una cascata di diamanti (1996)
Se dico che praticamente non ricordavo nulla di questo Lupin III: Una cascata di diamanti (il cui titolo della prima edizione televisiva italiana omaggia sfacciatamente un film di 007) è perché il film in questione è praticamente un'avventura in solitaria di Lupin, dove Jigen e Goemon si vedranno si e no per una decina di minuti complessivi e Zenigata e Fujiko poco di più. Capirete che per una ragazzina fanatica di Jigen come la sottoscritta questo equivaleva a una dichiarazione di guerra in grado di portarmi al disinteresse totale ma crescendo si cambia e, sinceramente, ora piuttosto che vedere il mio pistolero preferito mettersi a fare delle belinate preferisco che non compaia proprio. In questo caso, Sugii e soci imbastiscono una trama che, per fortuna, si distacca un po' da quella della solita banda alla ricerca di un tesoro, che gioca poco sulla tecnologia e i gadget di Lupin e molto su un suo lato maggiormente "intimista", arrivando a creare atmosfere simili (ho detto simili. Non identiche) a quelle del capolavoro Il castello di Cagliostro; nel corso del film ci vengono mostrati un crudele conflitto etnico-religioso, una polizia corrotta e, finalmente, la nascita di un sentimento credibile tra Lupin e la "bella ragazza" di turno, la giovane e vivace Lala che tanto mi ha ricordato la miyazakiana Clarice. Personaggi come Lupin, Zenigata e persino Goemon hanno momenti umoristici ma non raggiungono mai gli estenti a cui mi avevano abituata le ultime pellicole che ho guardato (tanto che Zenigata parrebbe quasi un ispettore serio!); al limite, giusto Fujiko, per la prima volta bionda, sembra avere assorbito la caratteristica e proverbiale deficienza tipica delle bimbo stereotipate... il che, sebbene la cosa mi abbia lasciata un po' perplessa, per i maschietti in generale e per Lupin in particolare, non è una cosa negativa.

Lupin III: Una cascata di diamanti (1996)

Uomo o donna chi lo sa, c'è soltanto ambiguità! (cit. Mr Two Von Clay)

Infatti la bella Fujiko in Una cascata di diamanti mostra tutte le sue grazie, più che in altre occasioni. Ma proprio tutte, piegata letteralmente ai voleri di un fanservice spietato che sbatte in faccia allo spettatore le prosperose tettone e le scolpite chiappe della signorina Mine in più di un'occasione. E per la prima volta da che ricordi, signori miei, Lupin riesce ad arrivare fino in fondo! Potenza della tinta bionda, ovviamente. Come, non ricordate questo dettaglio piccante? Può essere, perché tra tutti i film di Lupin che sono passati in TV nel corso degli anni, Una cascata di diamanti è stato quello che la censura è riuscita maggiormente a massacrare, fino a stravolgere persino la natura di alcuni protagonisti. Prendiamo per esempio quel gigantesco donnone che risponde al nome di Sadachiyo: già nell'adattamento italiano la "ch" viene pronunciata come CHiave e non come CIoccolata, cosa di per sé gravissima, ma se vi capitasse tra le mani la versione giapponese (com'è successo a me) scoprirete anche che Sadachiyo donna non è, anzi, è un bel maschione che Lupin prende in giro in quanto gay e che Goemon cerca di punire per lo stesso motivo. Il povero Sadaciyo ha insomma subito il "trattamento Lord Zachar", come ricorderà chi guardava Sailor Moon proprio in quegli anni. Il direttore della polizia Gundàm invece ha subito il trattamento "Sana che diventa Rossana e Akito che diventa Heric" perché il poveraccio in originale si chiamerebbe Jean Pierre e non si porta appresso nessun Peter Rey. Insomma, il solito pasticciaccio brutto degli adattamenti italiani firmati MerDaset che, per fortuna, in tempi di internet, DVD e shopping on line si può tranquillamente bypassare. Anche perché così ci si riesce a godere la bella canzone che fa da colonna sonora al viaggio nel deserto di Lupin e Lala, le cui parole sono ovviamente assenti nella versione italiana. E con quest'ennesima testimonianza della nostra Crassa ignoranza e insulsa mancanza di rispetto verso le opere originali, passo e chiudo. Al prossimo Lupin!
Gisaburo Sugii è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Giapponese, ha diretto episodi delle serie Astroboy, Il grande sogno di Maya, Prendi il mondo e vai e Street Fighter II: V. Anche animatore, ha 75 anni.
Lupin III: Una cascata di diamanti (1996)

Lupin III: Una cascata di diamanti è stato distribuito in Italia anche coi titoli (più fedeli a quello originale) Il diamante penombra e Lupin III: Il segreto del diamante penombra. Se il film vi fosse piaciuto recuperate tutti i film dedicati a Lupin di cui ho parlato finora! ENJOY!

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