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“Lupo in versi” di Eva Rasano, Bacchilega Junior

Da Federicapizzi @LibriMarmellata

lupocopL’ultimo uscito nella collana I Libricini della casa editrice Bacchilega Junior“Lupo in versi” di Eva Rasano – è un delizioso piccolo albo, azzeccatissimo per idea e realizzazione, che centra in pieno il target dei più piccini.

Fare un bel libro per i piccolissimi non è arte facile, come tutt’altro che semplice è riuscire a creare qualcosa di nuovo, divertente e interessante, con temi e argomenti già visti e rivisti.

Credo che l’autrice di questo lavoro sia riuscita in pieno in entrambe le sfide rielaborando l’argomento dei versi e dei rumori – accattivante per i bimbi ma anche già ampliamente battuto– in una chiave originale e gustosa e in una grafica funzionale ed adeguata.

Il protagonista dell’albo è il cattivo per eccellenza, lo spauracchio nero simbolo di tante paure: il lupo.
Ma qui la sua solita veste di animale feroce e affamato è rovesciata: il lupo è simpatico, bonaccione e giocherellone, il lupo compie gesti consueti ben noti al bambino.
In poche parole il lupo cessa di essere minaccia e diventa amico, addirittura si offre all’immedesimazione da parte del piccolo lettore che, seguendo le pagine e imitando versi e gesti proposti dall’animale, si accorge di essere un po’ lupo e, soprattutto, avverte il lupo somigliante e vicino.
Questo è da una parte rassicurante e dall’altro fonte di brivido: il bimbo si sente temerario e protetto, l’effetto buffo e comico è amplificato perché si poggia su un paradosso emotivo irresistibile: si può giocare al sicuro con ciò che ci spaventa e che, per un po’ almeno, ci assomiglia.

Il personaggio fa simpatia fin dalla copertina, dove pare urlare il titolo stesso.
Sfogliando poi le pagine, in ciascuna doppia facciata si ritrova il nero e zannuto bestione alle prese con una diversa azione che causa un rumore o richiede un verso.

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Mangiare una tortina – aaam – fare bu-bu-settete, saltare nelle pozzanghere – ciaaff – ridere a crepapelle – ahahah – giocare con un’automobilina – vroomm – o cantare sotto la doccia…tutte scene familiari nelle quali, una volta appreso il meccanismo, il bambino potrà cimentarsi in previsioni o variazioni sul verso emesso dal lupo.
Sarà stimolato a ripeterlo, a nominare gli oggetti e le azioni, a indicare, ricordare, associare…tutti esercizi importanti per lo sviluppo cognitivo e per l’apprendimento.

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Ma come in tutti i libri riusciti, qui non si tratta solo di insegnare ma, allo stesso tempo, di divertire.
Ogni scenetta messa in atto, anche grazie all’effetto paradosso del personaggio – a volte amplificato con scene volutamente assurde – è un po’ buffa, fa ridere e sorridere.
Ho molto apprezzato l’alternanza di situazioni semplici e consuete con altre più scanzonate e fantasiose e, ancora, con alcune che possono essere vicine ad emozioni dei bambini.

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L’adulto di riferimento è inoltre invitato ad animare la lettura, a giocare, spiazzare, a leggere non solo con la voce ma anche con il corpo, facendosi un po’ lupo egli stesso per la gioia del piccolo ascoltatore.

L’albo è ben realizzato anche da punto di vista funzionale: contenuto nelle dimensioni e quadrato – e quindi adatto alle manine di bimbo – resistente, dotato di sicuri bordi stondati.

Le illustrazioni presentano le caratteristiche più idonee all’età di destinazione con colori netti su sfondi bianchi, adeguato livello di dettaglio delle figure – finalizzato soprattutto a renderle facilmente identificabili – e l’accortezza di disegnare il muso del lupo sempre da un taglio di profilo per mostrarne le caratteristiche e le forme salienti e necessarie ad un immediato riconoscimento da parte dei lettori più piccini.

Un libro che, insieme al celeberrimo “L’uccellino fa” di Soledad Bravi (Babalibri), metterei tra i più riusciti sulla tematica di versi e rumori.

(età consigliata: da un anno)

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