Milano - Lunedì 20 luglio 2015 si è spento lo stilista Elio Fiorucci, all'età di 80 anni, nella sua abitazione di viale Vittorio Veneto. Elio Fiorucci è noto soprattutto per l'azienda italiana d'abbigliamento di cui è stato fondatore e che porta il suo nome, la Fiorucci, grazie alla quale è annoverato tra i grandi del mondo della moda oltre i confini europei, come testimoniano i suoi stores di Londra, Parigi, New York e Los Angeles.
Elio Fiorucci, classe 1935, fin da giovane aveva cominciato ad interessarsi di moda, manifestando da subito una particolare attrazione verso le mode che dilagavano intorno agli anni Settanta nel Regno Unito. E' stato definito come uno dei primi cool-hunter, per la sua natura di cacciatore di esperienze e atteggiamenti non convenzionali. Fuori dagli schemi della tradizione che nel suo dedicarsi alla moda, ha oltrepassato le soglie della moda corrente per ricercare dei comportamenti e delle merci che potessero rispecchiare il suo sentire personale. Nel 1976 proprio per il suo peculiare modus operandi viene etichettato dalla stampa come "uomo che ha distrutto la moda".
Fonda l'azienda il 31 maggio 1967 inaugurando il suo primo negozio all'interno della Galleria Passarella a Milano e, in poco tempo, si afferma come il marchio punto di riferimento per tutti i giovani del suo tempo che manifestavano un bisogno di evasione e cambiamento. Fu inoltre il primo negozio multi-prodotto che non vendeva solo abiti e accessori, ma anche cibi e bevande, il tutto amalgamato in un'atmosfera trasgressiva di musica e profumi. L'azienda acquisisce come logo un'immagine vittoriana di due angioletti, riadattata graficamente dall'architetto Italo Lupi.
Lo store di New York divenne un luogo di incontro per gli intellettuali; Andy Warhol scelse la sua vetrina per il lancio del suo giornale, Interview.
Citando Fiorucci si ricordano "i primi jeans appositamente tagliati per aderire a gambe lunghissime [...] Il primo seno libero da costrizioni, il primo monokini e il tanga per l'estate, il nude look per tutte le stagioni, le giacche corte a un solo bottone che scoprono la scollatura ad ogni movimento, il primo jeans stretch sviluppato con Du Pont nel 1982".
Nel 2006 il Comune di Milano gli consegna l'Ambrogino d'Oro per essere stato protagonista della storia della moda milanese e italiana.
Dopo la sua scomparsa, è stata lanciata da molti a Palazzo Marino la proposta di iscrivere il nome dello stilista nel Famedio del capoluogo lombardo. Sui social intanto è già in progresso, con centinaia di adesioni, la petizione (sito charge.org) Intitolare la Galleria Passarella di Milano a Elio Fiorucci, luogo in cui tutto ebbe inizio e che a detta di molti è ormai nella storia della città sinonimo del nome Fiorucci.
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