Non si tratta di rose e fiori, domani non è un altro giorno, ma un altro attimo dopo questo ch'è tutto mio.
Loro non vissero più felici e contenti, ne ho raschiato io per me la felicità, il piacere e il futuro. Ho le mani trafitte e le unghia rotte: vedo bene quanto sanguina la felicità, ne sono sozzo. Macchio i petali dell'incertezza.
Ci siamo imbarcati coi nostri remi rotti. (G. Seferis)