Avrete già sentito parlare di M, il progetto di intelligenza artificiale di Facebook che mira a consegnarci nelle mani una fedele assistente e, perché no, personal shopper.
Di progetti e intenzioni di sviluppare progetti di Intelligenza Artificiale la letteratura è piena… di flop. Un’interessante rassegna di Buzzfeed con tanto di intervista ai protagonisti principali indaga prospettive ed evoluzioni del progetto M, inizialmente Moneypenny. David Marcus [nella foto disegnato da M], principale responsabile di tutto ciò che concerne il mondo Messenger, app in cui M sarà integrata, definisce alcuni elementi salienti.
Anzitutto, l’intelligenza artificiale di Facebook è, al momento, ancora rigorosamente umana. Il sistema si configura come istruibile e capace di automatizzare processi di riconoscimento. Accessibile a pochi soggetti, il sistema M a domanda ricevuta elabora una risposta, che prima di essere smistata al soggetto passa per una fase di verifica da parte di uno staff composito, che ne saggia la pertinenza ed eventualmente modifica i contenuti.
Il sistema, di domanda in domanda, di correzione in correzione, di verifica in verifica, costruisce un network di elementi capace di elaborare risposte sempre più plausibili.
M non mira ad essere un servizio equivalente a Siri, ma un vero e proprio sistema di intelligenza artificiale capace di sopperire a qualsiasi richiesta da parte degli utenti, fosse anche un disegno. Va da sé che servirà un lungo periodo di apprendimento, che si alimenterà delle più varie richieste degli utenti che avranno l’onore di potervi dialogare in questa fase iniziale.
Essendo integrato al social più popolato al mondo, in un servizio di messaggistica tra i più in voga, gli elementi di elaborazione non mancheranno. M cresce, studia ed apprende. Sei settimane fa non era stata capace di ordinare un mazzo d i fiori, ora saprebbe anche dirti chi lo vende al miglior prezzo.
E per non dimenticare chi l’ha creata e cresciuta, sembra prendere fedelmente sempre le parti della “famiglia”.