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M16, The Eagle Nebula - La Straordinaria Nebulosa Aquila

Creato il 23 gennaio 2012 da Annaritarbr
M16, The Eagle Nebula - La Straordinaria Nebulosa AquilaIl filmato "M16, The Eagle Nebula" dell'ESA mostra la straordinaria Nebulosa Aquila sin dalla celeberrima foto scattata dal Telescopio Spaziale Hubble, risalente al 1995, dei Pilastri della Creazione, presenti al centro della Nebulosa, fino alle più recenti e composite multi-lunghezze d'onda.
Credits: far-infrared: ESA/Herschel/PACS/SPIRE/Hill, Motte, HOBYS Key Programme Consortium; ESA/XMM-Newton/EPIC/XMM-Newton-SOC/Boulanger; optical: MPG/ESO; near-infrared/VLT/ISAAC/McCaughrean & Andersen/AIP/ESO
Tornando ai Pilastri della Creazione, con essi ci si riferisce ad una fotografia scattata, come anzidetto, dal telescopio Hubble, alle Proboscidi di elefante (come vengono anche denominati i Pilastri della creazione), composte da gas e polveri interstellari presenti nella Nebulosa Aquila, situata a circa 7.000 anni luce dalla Terra.La foto risale al 1 aprile 1995 ed è stata nominata da Space.com come una delle top ten fotografie di Hubble. Gli astronomi responsabili delle foto sono stati Jeff Hester e Paul Scowen, che all'epoca lavoravano entrambi presso l'Arizona State University. Nel 2011, la regione è stata rivisitata dall' ESA Herschel Space Observatory.
I Pilastri della Creazione non esistono più. Nel 2007, gli astronomi hanno annunciato che sono stati distrutti, circa 6.000 anni fa, dall'onda d'urto di una vicina supernova, ma che la  luce relativa al fenomeno, e quindi la nuova forma assunta dalla Nebulosa, non sarà visibile  dalla Terra prima di un altro millennio. La massa totale delle aree dense dei tre Pilastri è stimata sulle 200 masse solari.
I Pilastri erano composti da freddo idrogeno molecolare e polvere che venivano erosi per fotoevaporazione dalla luce ultravioletta di stelle relativamente vicine e calde. La colonna più a sinistra aveva circa quattro anni luce di lunghezza. Le estroflessioni in alto erano più grandi del nostro sistema solare, e sono state rese visibili dalle ombre di evaporazione degli Evaporating Gaseous Globules (EGGs), che schermavano il gas dietro di esse dall'intenso flusso UV. Gli EGGs stessi sono incubatori di nuove stelle. 
La foto di Hubble dei pilastri comprende 32 immagini differenti, provenienti da quattro telecamere separate nella Wide Field and Planetary Camera 2, a bordo di Hubble. La fotografia è stata prodotta con luce emessa da differenti elementi nella nebulosa, e si presenta come un colore diverso nell'immagine composita: verde per l'idrogeno, rosso per  lo zolfo singolarmente ionizzato, e blu per gli atomi di ossigeno doppiamente ionizzati.
La parte mancante della foto, in alto a destra, dipende dal fatto che una delle quattro telecamere possiede un ingrandimento della sua porzione, che permette agli astronomi di vedere dettagli più fini. Così le immagini di questa fotocamera sono proporzionalmente ridimensionate in grandezza, per abbinare le altre tre telecamere.
Nel 2011 Herschel Space Observatory ha catturato, nel lontano infrarosso, una nuova immagine dei Pilastri della Creazione, che permette agli astronomi di guardare all'interno dei Pilastri e delle strutture nella regione, e di pervenire ad una comprensione molto più ampia delle forze creative e distruttive presenti nella Nebulosa Aquila.
E adesso, lo splendido filmato.

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