(Il video è visualizzabile anche su Youtube)
Siete già competitivi, d’accordo, in quanto Movimento raccoglitore della rabbia e la delusione di moltissimi cittadini che piuttosto di votare quei disgraziati di sempre voteranno voi, ok.
Il rischio è, come accade, che la critica al movimento sia troppo facile: “Grillo comico, Grillo demagogo, populista, non si può affidare l’Italia nelle sue mani.
Noi che vi seguiamo sappiamo che in realtà la critica è fuori luogo in quanto il M5S è fatto da cittadini, ognuno con la propria professionalità nel proprio campo. Non per niente il motto è “Uno vale uno”.
Sappiamo anche – e anche quelli che trovano semplice criticare lo sanno – che al movimento stanno aderendo personalità di primo piano della cultura, dell’economia, dell’arte.
Normale che sia così. Infatti come possono persone intelligenti continuare a votare per il vergognoso magnamagna della partitocrazia attuale che si disinteressa del malessere della povera gente per continuare ad ingozzarsi dei soldi tolti a noi per alimentare spropositatamente le loro panze immonde?
Ordunque..
Ordunque è l’ora di essere anche più accessibili… come dire, più affidabili agli occhi dei diffidenti..
E’ l’ora che qualcuna di queste personalità del mondo della cultura, dell’economia, dell’arte etc cominci a metterci la faccia.
Come fa quel certo Professor Becchi, ordinario di Filosofia del Diritto presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova (certo che ‘sti genovesi.. eeeeh?), come fa un certo Oliviero Toscani, come fa una certa Mina Mazzini.. e tanti altri. Ognuno di questi rappresenta solo la punta di un iceberg di aderenti al Movimento.
Il mio modesto suggerimento, quindi, è di coinvolgere sempre di più gente di questo tipo, soprattutto gente del livello del professor Becchi, in modo che possano dare più tranquillità alle persone ancora indecise e mostrare loro che non sono, non siamo, soli nella nostra rivoluzione culturale e soprattutto non siamo degli sprovveduti.
Alla gente serve anche questo.
Anche se noi sappiamo che ognuno di noi appartenenti al mondo della gente comune, messi ai vari livelli a sostituire quelli del magnamagna, ognuno per le proprie competenze, farebbe senz’altro meglio e comunque farebbe senz’altro meno danni perchè amministrerebbe davvero la Cosa Pubblica, e non la “Cosa nostra”.
IL CRONISTA
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