Ma allora qua ci prendono per il culo (per non essere volgari)

Leggo oggi allibito: Il Governo sta per comprare 400 nuove auto blu.
Ma allora qua ci prendono per il culo. E’ difficile commentare una notizia del genere. Cosa si può scrivere a riguardo? Insulti? Ironia? L’ennesima lezione di moralismo? Davvero, mi sembra di vivere in un paradosso fatto a nazione: neanche fossimo nell’Irlanda del 1845.
Magari mi sbaglio. Magari il Governo ha un progetto più alto di noi, che noi poveri cittadini non possiamo comprendere. Ecco il nuovo sogno italiano: più auto blu per tutti. Mi immagino già il prossimo annuncio di Monti: “Nell’ottica di una maggiore equità e giustizia il Governo si approssima a varare un nuovo DDL che permetterà ad ogni italiano di possedere almeno un’auto blu, eccezionalmente incrementabile  a due in caso di comprovate difficoltà logistiche”. Ed ecco le reazioni del fantastico trio di maggioranza: La Russa - “Il disegno verrà approvato a patto di poterle dotare di mitraglietta”; Casini - “Voteremo a favore solo se dotate di crocifisso”; Bersani - “Non siamo mica qui a lucidare i cerchioni”. I sindacati si ribellano: Camusso - “Ancora nessun tavolo di trattazione sullo stipendio minimo degli autisti”; Landini - “Bloccheremo le fabbriche che produrranno queste auto, insulto a tutti i lavoratori!”. Per sottolineare l’importanza delle evento il cardinale Bertone benedirà la prima auto uscita dagli stabilimenti.
Bene, anche per oggi ho assunto la mia dose quotidiana di acidità di stomaco. Magari prenderò un po’ di Maalox. O Magari andrò a farmi un giro sulla mia nuova, fiammante auto (grigia metallizzata).