E poi oggi ho finito per “tuffarmi in un gomitolo di strade” , giusto perché c’era qualche acquisto natalizio proprio improcrastinabile, ma ho cercato di evitare i luoghi più affollati, le strade dove muovere qualche passo senza rischiare di essere spintonati brutalmente è un’impresa epica.
Ma ogni tanto è indispensabile attraversare Piazza del Duomo e allora capita di imbattersi in una maleducazione e in uno scarsissimo rispetto per il prossimo che mi lasciano sempre a bocca amara.
C’è gente che blocca i luoghi di passaggio e non si sposta neppure se invitato in tutta gentilezza a farlo, gente che gesticola scompostamente rischiando di schiaffeggiare chi si trova nel raggio di un metro, gente che cammina in fretta con gli occhi puntati sullo schermo dello smartphone urtando chi si trova inavvertitamente sulla sua traiettoria e tanti altri che si muovono, camminano, parlano come fossero soli in mezzo al deserto, senza minimamente preoccuparsi delle persone che li circondano.
Da troppo tempo ormai mi capita di osservare che non c’è più attenzione per gli altri.
Se sulle porte scorrevoli del metrò hanno dovuto scrivere la frase “prima di salire a bordo lasciar scendere i passeggeri” significherà pur qualcosa.