Ma Centovetrine rischia la fine?

E' un vero e proprio giallo quello che sta capitando a San Giusto Canavese dove, poco fuori Torino, vengono girati gli episodi di una soap tutta italiana che ha celebrato da poco le 2.500 puntate e che va in onda da ben 12 anni.

Parliamo di Centovetrine, il prodotto Mediaset che è venuto dopo altri esperimenti seriali quali Vivere e Un Posto Al Sole (targato Rai 3) e che ogni giorno fa gravitare intorno alle vicende di un fittizio centro commerciale una fascia di ben 3,5 milioni di telespettatori.Eppure poco tempo fa, su un articolo del quotidiano La Stampa, è stata ventilata l'ipotesi della chiusura. A Canale 5, in particolare, starebbero impazzendo dietro a un piano di tagli forsennati alle spese che ha già mietuto una vittima illustre come Domenica 5, costretta a chiudere i battenti prima del 2012.Ma se in quel caso la scelta è stata motivata da un basso rendimento negli ascolti, per la soap più famosa del periodo postprandiale la spiegazione non regge, considerando che insieme a Forum e Beautiful, Centovetrine costituisce l'osso sacro del guerriero pomeridiano che combatte - e spesso vince - la concorrenza della Rai.Ospiti di Rita Dalla Chiesa proprio a Forum, i protagonisti della serie hanno smentito le voci che giravano sulla fine del programma, avvallati anche dall'intervento del direttore in capo che rassicurava i fans sulla longevità della trasmissione e su molte altre puntate a venire.Ma allora perché le maestranze (oltre 300) che lavorano quotidianamente alla realizzazione della soap e il cast avrebbero fatto partire una lettera per chiedere spiegazioni a Piersilvio Berlusconi sul loro futuro? E come mai i contratti con scadenza al 23 dicembre non sono stati ancora rinnovati?

"In questi anni Centovetrine è riuscita a imporsi come la soap italiana più vista nel nostro Paese, leader nella sua fascia oraria, affermandosi come un’importante fonte di occupazione per migliaia di persone, creando a San Giusto Canavese, alle porte di Torino, uno dei poli produttivi più importanti in Italia, dove ogni giorno lavorano 2 e a volte anche 3 troupe contemporaneamente.

Ma fino ad oggi, 13 dicembre 2011, a soli 10 giorni dalla scadenza del nostro contratto non abbiamo ricevuto nessun tipo di comunicazione ufficiale: né di smentita, né di conferma, solo un lungo silenzio. Siamo sorpresi per questa mancanza di comunicazione da parte Sua e di Mediaset e vorremmo che ci fosse, da parte Vostra, la stessa correttezza che abbiamo garantito in tutti questi anni. Crediamo ci sia dovuta, consapevoli di aver lavorato e di continuare a lavorare ad un prodotto efficace, sano e di indiscutibile successo.

Pertanto chiediamo una smentita o una conferma alle voci di chiusura di Centovetrine che si sono susseguite sui giornali.Buon NataleI lavoratori tutti di Centovetrineattori, autori, registi, troupe”.Ma la domanda che più preme è questa:dovessero chiudere sul serio il centro commerciale più famoso d'Italia farebbero le liquidazioni riuscirebbero a garantire alle sue vicende un finale degno di questo nome???