… ma che bello che è il treffen!

Creato il 13 giugno 2014 da Vivianascarinci

Dalla registrazione di Napoli nella tarda primavera del 2013 al Wave gotik treffen di Lipsia di domenica scorsa, Lilith ne ha fatta di strada, confermandomi nell’idea che la poesia non la fa solo chi la scrive, ma chi la legge, la suona, la ascolta se ne prende cura, tutti diventano parte di quell’organismo complesso e semplicissimo come una fisiologia che qualche modo vive senza il bisogno della formulazione di una chimica che la giustifichi o che se ne dia una qualche ragione. L’erranza di Lilith come una delle sue principali qualità mi conferma anche in un’altra convinzione, la poesia sopperisce a un bisogno che molti hanno di rintracciare una strada propria nel precorso dell’altro per segnare con qualche linea meno evidente il tracciato della propria identità. Quindi grazie a tutti quelli che hanno reso possibile che La Favola di Lilith diventasse oltre che un libro di poesia, un CD e un concerto e uno spettacolo teatrale, lavorando al meglio, e non li nomino solo perché sono tanti e tutti importanti allo stesso modo. E grazie al primo pubblico di Lilith a tutti quelli che hanno ascoltato il primo concerto a San Giorgio a Cremano, e quelli che hanno gremito il teatro di Lipsia ascoltando in un silenzio stupefacente la poesia in musica di Edo e una parola poetica in lingua straniera, capendo che era qualcosa che in qualche modo li riguardava. Se è stato possibile questo, allora è vero che l’unica cosa certa che si possa dire riguardo il potere della poesia è la sua imponderabilità.


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