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Ma che fatica fare spinning

Da Micamichela @micamichela
È una faticaccia andare in palestra.
Arrivi in spogliatoio che ti devi cambiare e inizia la lotta per trovare un posto dove appoggiare la borsa, fare a gara con quelle del corso di Zumba sembra facile ma non lo è, quelle ballano e sono sorridenti e esaltate, e non è che puoi semplicemente tirar loro la bici in testa.
Poi te ne vai a morire nella saletta di spinning, dove già spostare una bici da 100 kg è complicato. E iniziano i 45 minuti di sudore morte e musica tamarrissima: corri veloce veloce, aumenta, chiudi, scatto, su il culo, giù il culo, scatto con su il culo, recupera ma sempre pedalando. E poi giusto quei 150-200 addominali tutti di seguito perché sennò non è un allenamento completo.
Però il maestro Diego c'ha due braccia che quando pedala tutto in tensione e lucido di sudore ciao proprio. Altro che correre a testa bassa.
Te ne torni in spogliatoio che pensi che il peggio sia passato e invece no, per niente.
E togli la maglia ma tira in dentro la pancia, e togli i pantaloni ma da seduta che poi ti guardano e hai il culo grosso. "E saro depilata bene? Oddio che mutande ho messo stamattina spero di non avere quelle della nonna da ciclo". Metti l'accappatoio e vai dalle docce facendo uno scatto per arrivare alla doccia più vicina agli attaccapanni. Togli mutande e reggiseno sotto la doccia e allunghi il braccio fuori dalla tendina per metterli in tasca dell'accappatoio, il tutto cercando di toccare il meno possibile della tenda perché brrr che schifo. Poi ti lavi, che dovrebbe essere il momento rilassante, ma devi stare attenta a non bagnarti i capelli che li laverai dopo a casa che sennò per asciugarli devi far chiudere la palestra alle 11, e non fare movimenti strani che le docce sono un po' trasparenti e ti si vede, e aspetta che le altre finiscano per uscire per ultima e non farti vedere.
Asciugarsi poi, fosse facile, un modo elegante non esiste. Praticamente ti strofini le braccia e la pancia e aspetti 10 minuti che l'acqua evapori da sé.
Arriva finalmente il momento di mettere le mutande [QUANDO NON TE LE SEI DIMENTICATA A CASA] ed è allora che comprendi l'utilità dello stretching-pilates che Diego ti fa fare alla fine delle lezioni: infilarsi le mutande con l'accappatoio addosso. Tira su un po' da una parte, tira su un po' dall'altra, il tutto reso complicato dalla pelle umida. In pratica messe le mutande sei talmente sudata che serve un'altra doccia. E manca ancora il reggiseno che però è tutta una questione di rapidità: girati verso il muro-togli l'accappatoio-metti il reggiseno.
Il più a questo punto è fatto. Restano delle piccole questioni logistiche come asciugarsi i piedi per mettere i calzini senza finire con il culo per terra, ma dopo tutta sta fatica sono dettagli.
Ecco. Questo è solo uno dei tanti motivi per cui a volte preferirei essere un uomo, che tanto lo so che loro girano tranquilli per lo spogliatoio facendo l'elicottero.
Oppure vorrei essere capelli-gialli ex capelli-viola, che non ha problemi a spogliarsi completamente e anzi, ama intrattenere conversazioni con le altre ragazze mentre si spalma ovunque di olio Nivea mostrando le varie pettinature stagionali della sua patatina.

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