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Ma che piacere!

Da Carlo Deffenu
MA CHE PIACERE!
Mi ricordo che all'inizio guardavo con molta diffidenza il nuovo social-network dove tutti si iscrivevano con grande entusiasmo. A chi mi diceva: "Ma lo sai che così puoi rintracciare persone che non vedi da una vita... persino i tuoi vecchi compagni di scuola!", rispondevo: "E perché dovrei ritrovare delle persone di cui mi sono liberato anni fa?"La mia risposta era ironica, provocatoria e solo in parte sincera.È vero che non ho mai sentito l'impulso di andare a cercare i vecchi compagni di scuola su facebook: è una parte della mia vita che ricordo con molto poco piacere. Nessuna epica giovanile, nessun romanticismo, nessuna complicità goliardica... ma solo tanta noia, tanta pesantezza e tanto vuoto esistenziale. Per me sono stati un'accozzaglia di anni informi, anomali, dove non mi sentivo né carne né pesce, sospeso tra due mondi, in bilico tra maschere grottesche... perciò nulla di veramente memorabile, nulla da festeggiare con uno stupido amarcord in pizzeria. Quando incontro per caso un compagno delle superiori (quelli delle medie e delle elementari sono fantasmi lontanissimi... sbiaditi nella memoria) mi stupisco sempre nello scoprire che quelle entità fisiche esistono ancora nella realtà... e semmai esistono con mogli/mariti e figli a carico. Sorridono e mi presentano il/la consorte e tutti i figli (nomi, età, doti e aspirazioni) e poi mi dicono: "Non sei cambiato... ti trovo sempre uguale!"Io sorrido imbarazzato. Loro sono cambiati - e anche parecchio - e anche io non sono da meno, nonostante le loro parole di circostanza. Quello che non appare fuori, scava buchi profondissimi dentro. 
Dopo anni di uso giornaliero del mezzo - alla fine mi lasciai corrompere dalla curiosità - posso dire che non ho ritrovato molti compagni di scuola (in realtà uno solo) ma, con mia grande sorpresa, ho ritrovato... quasi casualmente... degli amici persi nel vortice del tempo.È difficile dire perché qualcuno sparisca dalla tua vita da un momento all'altro quando, fino a poche ore prima, ne impregnava ogni angolo con il suo odore e la sua presenza.Sono deviazioni, lutti, perdite che capitano... a volte terribili, altre volte naturali... distacchi che ti rendono orfano o ti fortificano come mai avresti creduto possibile.
Poi, il tempo, lenisce le ferite. Pulisce, purifica e smussa gli angoli. Quello che ti appariva in un modo ti appare in un altro e scopri che non senti rabbia, rancore, odio o amarezza. Solo calma. Una calma quasi innaturale. Sei contento di parlarci ancora e ascolti con vero piacere le novità di una vita che un tempo ti apparteneva come l'aria che respiravi. 
Una volta di più ho imparato che il mezzo è sempre neutro... siamo noi a decidere il suo pH usandolo in modo saggio o in modo maldestro.
Bentrovati amici.

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