Oggi è il Primo Aprile e noi blogger cinematografici della rete Internet abbiamo deciso di tirarvi uno scherzo, ma un bello scherzo. Non quelle notizie false tipo “Justin Bieber è stato esiliato sulla Luna” che poi quando scopri che non sono vere ti scende la tristezza. Abbiamo deciso di organizzare una giornata monotematica dedicata ai film sugli inganni, sugli imbrogli, sui colpacci. Ognuno di noi s’è preso una pellicola a sua scelta e, tra una Stangata e un American Hustle, potete trovare tutti i post che hanno partecipato all’evento nell’elenco qui sotto. Quanto a me, per l’occasione ho scelto di ripescare Il colpo.
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Il colpo (Canada, USA 2001) Titolo originale: Heist Regia: David Mamet Sceneggiatura: David Mamet Cast: Gene Hakcman, Delroy Lindo, Rebecca Pidgeon, Sam Rockwell, Danny DeVito, Ricky Jay, Patti LuPone Genere: caper movie Se ti piace guarda anche: American Hustle, Entrapment, Ocean’s Eleven, Tower Heist – Colpo ad alto livello
Il colpo è un film che avevo beccato tanto tempo fa, durante una notte buia e tempestosa, o forse non lo era ma mi piace immaginare lo fosse, sui Bellissimi di Rete 4. Esistono ancora i Bellissimi di Rete 4 e, se sì, sono davvero Bellissimi? Chi lo sa? In ogni caso, spesso in quel ciclo mi capitava di vedere film tutt’altro che bellissimi. Talvolta passava però anche qualche pellicola valida e, tra queste, Il colpo aveva attirato la mia attenzione. Aveva fatto colpo. Peccato che fosse già iniziato e che poi il sonno avesse preso il sopravvento e così fatto sta che non sono riuscito a guardarlo per intero. Gli anni sono passati, mi sono sempre ripromesso di ripescarlo, non l’ho mai fatto, fino ad ora. Fino all’evento dell’1 aprile di cui ho parlato sopra.
Come film di truffe e raggiri, Il colpo è un colpo perfetto. Un classico esempio di “caper movie”. Che cappero è, un caper movie? Ve lo spiego subito, cercando di non raggirarvi. Semplicemente, si tratta di una pellicola incentrata su un gruppo di criminali impegnati a preparare e a mettere in atto un furto, una rapina, un colpaccio. Quei film alla Ocean’s Eleven, alla Entrapment, o ancora alla Stangata o alle Iene, oppure alla American Hustle, se volete un esempio più fresco. Un sottogenere del thriller anche noto come "heist movie" e che a me personalmente non entusiasma più di tanto. Eppure questo Il colpo, che in originale si chiama guarda caso proprio Heist, in quella notte buia e tempestosa mi aveva catturato. Ora che mi sono visto il film completo, devo dire che non ho capito bene cosa mi avesse attirato tanto. Non che sia una pellicola pessima, tutt’altro, però è persino troppo un classico heist movie o caper movie che dir vogliate per i miei gusti. Tutto è orchestrato alla perfezione e tutto allo stesso tempo sa di già visto. Il colpo si attiene alle regole del genere, seguendole con grande classe. Una visione di puro intrattenimento che farà la gioia dei patiti di questo tipo di film, ma che si lascia vedere anche da tutti gli altri.
La prima parte è dedicata a una veloce carrellata sui personaggi, tra cui spicca il protagonista Gene Hackman, attore che non ho mai amato particolarmente, che qui interpreta il tipico scassinatore esperto giunto all’ultimo colpo della sua carriera, visto che una videocamera di sicurezza ha immortalato il suo volto e quindi per lui è giunta l’ora di ritirarsi. Ad aiutarlo nel piano criminale che dovrebbe mettere la parola fine alla sua (più o meno) rispettabile carriera ci saranno i suoi soci e i suoi nemiciamici storici. Dalla sua parte c’è Delroy Lindo, un tipico caratterista di quelli che dici: “Ma questo dove l’ho già visto?” e sei capace di andare avanti a pensarci per ore, ma che dico ore?, dico minuti, e poi prima che il cervello ti esploda fai un salto su IMDb che è meglio e scopri così che ha fatto varie robe tra cui Fuori in 60 secondi, Domino e adesso è nella serie tv non male Believe. Dalla parte di Gene Hackman c’è anche la sgnacchera del film, tale Rebecca Pidgeon che sembra la Holly Hunter dei tempi migliori. Non che Holly Hunter sia mai stata tutta ‘sta figona, però una volta non era male. O forse, più che Holly Hunter, ricorda Jennifer Jason Leigh da giovane, che lei sì fino a qualche anno fa aveva quell’aria da porca davvero hot. Ecco, Rebecca Pidgeon ha quel tipo di fascino lì e avresti detto che, dopo Il colpo, avrebbe fatto una luminosa carriera e invece chi l’ha più vista? Vi posso dire chi non l’ha più vista: io. A remare contro Gene Hackman e i suoi piani criminali ci penserà invece un gruppo criminale capitanato da Danny DeVito, anche noto come il Brunetta grasso, e Sam Rockwell, altro eterno caratterista di cui questa pellicola abbonda. Più che un cast, sembra una carrellata di caratteristi.
"Non osare mai più dire che Brunetta è più alto di me, intesi?"
Una volta introdotti i vari personaggi, viene preparato il piano e poi lo si mette in atto. Il film ovviamente non risparmia una serie di colpi di scena a raffica, con tradimenti su tradimenti e con tutti che vogliono fottere tutti. Il regista e sceneggiatore David Mamet ci sguazza alla grande dentro questa trama thriller, mette tutti gli ingredienti al posto giusto e la visione scivola via in maniera impeccabile, ma allo stesso tempo senza grosse sorprese e senza entusiasmare più di tanto. E allora, perché diavolo quella notte buia e tempestosa di svariati anni or sono mi aveva colpito? Forse perché quando ti trovi in quello stato di dormiveglia in cui vedi/non vedi un film, mescoli la pellicola con l'immaginazione e nella tua mente si crea un miscuglio affascinante, al di là dei sogni e al di là dei reali meriti del lavoro cinematografico. O forse è perché mi ero guardato proprio le scene migliori, quelle in cui sono inserite battute notevoli come: “È talmente calmo che quando va a dormire sono le pecore a contare lui” e ottimi dialoghi come: “Fa girare il mondo...” “Che cosa?” “Il denaro.” “Qualcuno dice l'amore...” “Non è sbagliato, in fondo... l'amore per il denaro.”Alla fine non ho capito ancora adesso cosa mi avesse affascinato tanto, di questo Il colpo. Forse è il fatto di essere stato trasmesso tra i Bellissimi ad aver portato il mio subconscio a credere che il film che stavo guardando fosse davvero bellissimo, quando invece è solo un valido “caper movie” del cappero.