Una pausa in questa chiacchierata con il prof. Antonio Rollo che è Presidente del Consorzio Tutela Olio Terra d'Otranto DOP. Ma anche durante la pausa continua a parlarmi dell’olivo la pianta più rappresentativa del Mediterraneo che con il suo frutto, l’oliva, rappresenta una delle icone della dieta mediterranea più conosciute nel mondo.
La nascita del Consorzio Tutela Olio Terra d'Otranto DOP
Mi racconta della sua partecipazione alla nascita del Consorzio Tutela Olio Terra d'Otranto DOP e della circostanza che l’ha visto passare da un organismo che sembrava una cosa ormai fatta alla presa d’atto che poteva assitere alla sua scomparsa. Eccolo opporsi a questa iattura tanto da vederlo impegnato in prima persona.
L’olivicoltura di qualità rappresenta un asset fondamentale dell’agricoltura italiana
Secondo il prof. Rollo l’olivicoltura di qualità rappresenta un asset fondamentale dell’agricoltura del Salento leccese e perciò il trasferimento delle innovazioni che possono determinare una riduzione dei costi di produzione, rappresenta una strada obbligata per l’attività di assistenza tecnica e divulgazione nel settore. In Italia la Federdop è formata da 39 DOP e una sola IGP.
La denominazione di origine protetta “Terra d’Otranto”
Mi fa presente che la denominazione di origine protetta “Terra d’Otranto” è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle varietà di olivo presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti di questo territorio e specificamente la Cellina di Nardò e l’Ogliarola che noi chiamiamo Ogliarola Leccese o Salentina per almeno il 60%. Lo stesso disciplinare prevede che possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 40%.
E poi orgogliosamente ci dice che la DOP Terra d’Otranto gode di grande considerazione anche in FEDERDOP perché le DOP in Italia stanno vivendo un momento molto interessante anche per la maggiore attenzione del consumatore nei riguardi dell’olio d’oliva.
Il prof. Rollo ci rivela il segreto del successo delle Dop che è quel filo d’olio extravergine d’oliva che unisce ed attraversa 37 aree geografiche dalle pendici delle Alpi fino alla Sicilia nel cuore del Mediterraneo. Questi oli d’oliva DOP sono un patrimonio che ha un grande valore poiché racchiudono in se elementi importanti: il territorio, le cultivar è un organismo di controllo esterno che sancisce la qualità dei prodotti
La Dop Terra d’Otranto strumento di promozione del territorio
La Dop Terra d’Otranto è uno strumento di promozione del territorio perché centra il dibattito su temi importanti come le caratteristiche gustative dell’olio extravergine d'oliva DOP, per imparare a riconoscere la qualità, per scoprire come leggere l'etichetta, per approfondire i benefici di un consumo attento e consapevole di questo elemento fondamentale della dieta mediterranea.
Quegli acidi grassi che hanno massacrato le Aziende del DOP Terra d’Otranto
Nessuno o quasi riusciva ad ottenere un olio con meno di 0,7 di acido linolenico e per questo la DOP Terra d’Otranto stava morendo. Il Presidente Rollo ha chiesto la revisione del disciplinare e dopo 2 anni e mezzo di guerra a Roma al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (noto anche con l'acronimo MiPAAF) ha ottenuto delle modifiche che permettono al nostro olio delle varietà ogliarola e cellina di essere un DOP rispettato in tutto il mondo!
di Antonio Bruno