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Ma cosa avranno di così tanto irresistibile le patatine fritte?

Creato il 09 marzo 2016 da Laricercascientifica

Perchè siamo in grado di resistere a tanti cibi, ma ad alcuni (di solito i più gustosi) non riusciamo proprio a dire di no? Ecco la domanda dalla quale partire per seguire lo studio condotto dai ricercatori australiani dell’Università di Deakin. E un cibo più di tutti potrebbe al meglio rappresentare questa stessa avidità ed ingordigia che ci assale di fronte a determinati alimenti: le patatine fritte.

Ma qual è il motivo che scatena questa nostra irresistibile voglia di patatine fritte e ci induce a mangiare con voracità? La ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Nutrition punta il riflettore sulla quantità di sale presente sulle patatine, la principale causa del nostro peccato di gola.

Lo studio australiano ha coinvolto circa 50 persone alle quali è stato chiesto di mangiare una volta alla settimana, per il tempo di un mese, un piatto di pasta al quale, di volta in volta, venivano aggiunte dosi di sale differenti. Dopo ogni pasto i ricercatori andavano a verificare quali fossero le risposte dei partecipanti in termini di piacere, di sensazione di fame o sazietà: dai dati raccolti è stato possibile verificare che ad un’aggiunta maggiore di sale corrispondeva un maggior gusto percepito ed una maggiore richiesta di cibo. Gli esperti hanno calcolato che un’incremento di sale nel piatto, indipendentemente dalla presenza di grassi del cibo, “costringeva” le persone a mangiare circa l’11% in più rispetto alla media nell’arco di un’unica giornata.

La ricerca non ha voluto analizzare i rischi evidenti derivanti da un’alimentazione a ricco contenuto di sale, una considerazione che, però, non può essere sottovalutata in tema di tutela e prevenzione della salute.


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