Mi chiedevo in questi giorni che cosa determina il nostro successo, e cosa invece piuttosto lo compromette.
Partendo da questa prerogativa e volendola salvaguardare, la nostra giornata verrebbe dettata per lo più dalle esigenze della maggioranza, che come ben sappiamo a volte non sono quelle migliori.
Piacere è bello, ci può stare, ma poi alla fine sarebbe un supplizio il rimanere condizionati da questo unico scopo.
E poi cioò che conta è lo stare bene con se stessi, ancor prima che con chi ci circonda.
Dunque ognuno di noi è questa mescolanza di espressioni personali che si intercalano alle espressioni più socializzabili e più socializzanti.
Non che nel cercare di piacere al prossimo si smetti di essere noi stessi, ci mancherebbe, non è che siamo due in uno, perchè siamo e rimaniamo sempre unici, individibili, assoluti.
Ma i ragazzi lo sanno? e in che maniera viene insegnato loro che per riuscire nella vita occorre essere se stessi, piacersi, ancor prima che piacere?
Un modo potrebbe essere quando ci raccomandiamo di non dare mai nulla per scontato o per risaputo.
Un altro modo potrebbe essere quando suggeriamo loro di trovare la propria strada senza avere paura di fare qualcosa di sbagliato.
Io per esempio, ho sempre cercato di perseguire quelle poche cose che mi sembravano sostanziali, senza preoccuparmi delle altre.
Garantisco che se percepiamo qualcosa di prioritario, questo qualcosa si rivela tale nel tempo. Garantisco che non sempre tutto accade senza imprevisti, e che l’imprevisto è la sola cosa che ci tocca di accettare senza tanta storie, che non dipende da noi e nulla possiamo fare per impedirlo.
Garantisco che se ci si impegna in qualcosa senza barare, questo qualcosa porta con calma i suoi risultati.
E garantisco che le regole servono per essere trasgredite e che le trasgressioni servono per capire la fondatezza delle regole.
Insomma, alla fine è sempre il breve ma insuperabile motto di san Agostino che mi mette a tacere contenta: “Ama e fa quel che vuoi” è la sola verità che mi piace raccontare, poichè se agisci per amore ( e non per vendetta, e non per interesse, e non per noia…), di certo sarai compreso, di certo non avrai buttato via il tempo, di certo avrai fatto in modo di aggiungere contenuti al senso della vita.