Crediamo di essere donne moderne solo per aver raggiunto alcuni punti di indipendenza in molti campi. Anche se giudico i concetti di modernità e di indipendenza alquanto relativi e opinabili; personalmente vado contro corrente e, argomento molto scottante, della parità dei sessi me ne infischio: se un uomo ti invita a cena deve pagare lui, così come un marito/compagno che stira mi provoca una tristezza infinita… e non raccontiamoci frottole, s e una donna vuole essere moglie e madre, sul lavoro non potrà mai pareggiare un uomo.
Ma questo è un altro discorso, sto divagando, per quanto riguarda la maternità, invece, la maggior parte di noi è inconsapevolmente inchiodata all’epoca delle nostre madri, legate a frasi che da sempre attraversano la nostra vita: “ci siamo passate tutte” “ogni parto è a se” “il dolore poi si dimentica”. E in mezzo una marea di cose che “non si possono dire”. Credo che mia madre sia stata una delle prime donne ad usufruire durante il parto di analgesia, mia nonna le consigliò di non dire a nessuno che aveva partorito senza dolore!
Ma cosa succede dopo? Ecco, anche di questo si parla molto, ma non come dico io, parlo dei postumi che segnano il corpo in modo indelebile, che segnano il passaggio da donna a madre e che non possono piacere, dai, fatemi il favore! No, ragazze, non sono una che si lamenta facilmente (lo faccio solamente con mio marito, parenti stretti e non, amiche e conoscenti, persone in coda alla cassa etc…). Sicuramente sono cose successe solo a me, però ho deciso di vuotare il sacco:
- Smagliature: già ne avevo prima, credo risalenti all’adolescenza, ne avevo proprio bisogno di altre?
- Fianchi: puoi dimagrire e tornare al tuo peso forma, ma quelli ormai non sono più gli stessi!
- Dimagrire: appunto, nei primi mesi si dimagrisce, sì ma, attenzione, ogni kg in più preso dopo cercherà asilo politico in un angolo del vostro corpo.
- E la pancia che si gonfia puntuale ogni sera dopo cena? Capace di farti sembrare incinta almeno di 5 mesi.
- Mai sudato in vita mia, nemmeno quando giocavo a tennis… ora sudo solo a svuotare la lavastoviglie!
- Capelli, argomento che mi sta a cuore: nasco con un riccio ondulato, domato per anni con ogni tipo di piastra e diavoleria; ora che il capello riccio mi farebbe comodo per risparmiare tempo asciugando e via… invece no, dopo il parto, sono diventata un mezzo liscio, insipido e insulso che ti costringe a fare la piega e in casi disperati la coda.
- Capelli, ancora: compaiono i primi capelli bianchi, sì, ok non pensavo di essere immune, ma così, dopo tutto quello già elencato, proprio non ci voleva!
Vi prego, non ditemi che le gioie della maternità ripagano tutto, di solito l’influsso proveniente da qualche parte del mio inconscio (o più probabilmente dagli anni ‘40/’50 del secolo scorso) fa ragionare anche me così, ma oggi no, dopo questo elenco no, non me lo concedo, voglio crogiolarmi ancora un po’ nelle mie lamentele perché ogni tanto vuotare il sacco è terapeutico, almeno tanto quanto fare shopping!
Annapaola
P.S. a proposito di shopping, alla veneranda età di 33 anni, mi sta crescendo il piede (ovviamente colpa della gravidanza): passo da un 34/35 al 36 che tradotto significa rifarmi tutto il guardaroba e molta più possibilità di scelta, il 35 non c’è quasi mai e il 36 quasi sempre!!!