Dopo quasi un mese di latitanza dal blog, finalmente eccoci qua a spadellare con un po’ di calma. Visto l’assenza prolungata dai fornelli, qualcuno potrebbe pensare che abbia perso 10/15 kg. Magari! Lavorando tutto il giorno fuori casa, correndo come un pazzo qua e là, mi sono ridotto a mangiare porcherie negli orari più assurdi. Che dire, mi mancava il blog, andare a fare la spesa con i bermuda, raccontare e fotografare aneddoti di vita quotidiana che ti fanno capire, come mi ricordava qualche tempo fa l’amico Chef Matteo Torretta, che il vero ricco, di questi tempi, e colui che ha tempo libero da dedicare a se stesso. Ma si! Facciamo che oggi, almeno per pranzo, stacco il cellulare e preparo uno dei miei primi piatti preferiti: i bucatini all’ amatriciana. Pensate che una volta, a Roma, da ragazzino, spesi gli unici soldi rimasti per comprare il biglietto del treno, per tornare a Milano, in una trattoria di borgata perchè volevo mangiarla con tutti i crismi del caso; tovaglia a quadretti bianca e rossa compresa. Ricordo che la titolare, quando venne a ritirare il piatto vuoto, disse: << a francè, questo nu lavallo, già brilla!>>. Spero non me ne voglia qualche lettore romano, se il dialetto scricchiola ;-)
Ingredienti e preparazione (per 2 persone)
150 gr. di bucatini, 1 cipolla rossa di Tropea, 2 fette tagliate spesse di pancetta dolce (lo so, l’originale prevede il guanciale di maiale…), 1/2 tubetto di concentrato di pomodoro, 2 peperoncini piccanti secchi, pecorino romano da grattuggiare, olio EVO, sale, e minimo 3 panini per fare la scarpetta alla fine (scherzo… ;-). Tagliate la cipolla e mettetela a soffriggere nell’olio. Tagliate a dadi irregolari le 2 fette di pancetta e unite al soffritto. Rosolate, e unite il concentrato di pomodoro aspettando che si sciolga. Aggiungete una tazza piena di acqua calda al sugo e addensate. Ricordatevi di salare il sugo. Cuocete i bucatini al dente, scolateli e fateli saltare insieme al sugo per qualche istante a fiamma spenta. Aggiungete il peperoncino, una grattuggiata di pecorino romano e impiattate.