3.000 euro di contante: è rosso o è nero?
Sia chiaro: sul 3.000 di contante
si fa l’Italia oppure ci si muore.
Essendo il mio un governo sinistrante
di tutte le riforme questo è il cuore.D’Italia sarà esso il carburante
perché torni a pulsare il suo motore.
Senza i 3.000 è morto sull’istante
l’eroico senza macchia imprenditore.Ma chi vuol favorire l’evasione
e i traffici basati sopra il nero?
In ballo mica sol la civiltà,noi ci giochiamo la Costituzione.
Sul Piave risuonava il ‘Va’ pensiero”,
qui invece il ‘Va’ Bersani, baccalà!”
E se sparassimo a corrotti e corruttori?
È l’Italia un Paese democratico
dove tutti delinquon senza sosta:
dal Tirreno allo Jonio all’Adriatico,
da Palermo fino a Trento e in Val d’Aosta.
Ruba il plebeo, ruba l’aristocratico,
il timido e chi c’ha la faccia tosta;
si ruba il pane ma anche il companatico,
non per caso, direi, ma a bella posta.
Ruba all’ANAS la classe dirigente,
a Sanremo risponde l’impiegato.
Il politico ruba, e l’elettore,
il Partito è del tutto indifferente.
Ma chi ruba non finisce sparato
come a Vaprio. Sia chiaro, per errore.
Ma non fermeranno la primavera! / Ed è subito sera
“Potranno recidere tutti i fiori
ma non fermeranno la primavera!”
Cita Neruda, uno fra gli autori
che certo han segnato la sua carrieraRenzi a Santiago fra i mille e più afrori
che rendono corrotta l’atmosfera
d’Italia, fra corrotti e corruttori.
(Qui ci starebbe: “Ed è subito sera”).‘Sta manica di zozzi in alto e in basso
insudician gli appalti di tangenti
e fan trucchetti con i cartellini.Ma contro Renzi non potranno un casso,
li metteremo tutti sull’attenti.
Se no a che servon De Luca e Verdini?