Alexandre Pato al Chelsea. Il Papero che torna in Europa a 26 anni e 3 anni dopo il suo addio al Milan.
La storia di Pato è una vicenda a dir poco complicata, un potenziale campione e Pallone d'oro, con un talento tale da renderlo già 9 anni fa "più forte di Ronaldinho", parola di Carlo Ancelotti. La luce attesa dall'esplosione di Alexandre Pato dopo il suo arrivo in Italia a peso d'oro (22 milioni per un minorenne) non si è mai vista davvero in tutto il suo splendore. Sprazzi di bagliore accecante, ma brevi flash mostrati a intermittenza, purtroppo, a causa della sequela incredibile di infortuni che ne hanno contraddistinto, e minato, l'avventura in rossonero.
Alexandre Pato lasciò il Milan dopo 117 presenze complessive in campionato e 51 gol; nel gennaio 2013 venne ceduto al Corinthians, la notizia dell'ambiente circostante fu recepita come quando si affronta un distacco doloroso ma inevitabile, con la consapevolezza che una volta terminata la sofferenza iniziale della separazione, sarebbe poi subentrata una situazione più serena e piacevole per entrambe le parti. Nella teoria è stato così per il Milan, che ha deciso di non fare più affidamento sulla tecnica e la velocità "a scartamento ridotto" del brasiliano, e per Pato stesso, rinato in Brasile e oggi con una ghiotta quanto, forse, irripetibile chance tra le mani. Sei mesi al Chelsea per cercare di riaprire una breccia nel calcio europeo.
Uno dei gol più belli di Pato segnati con la maglia del Milan: contro il Barcellona il 13 settembre del 2011A pochi mesi dalla partenza del Brasiliano per il Corinthians, è parso da subito evidente come qualcosa stesse davvero cambiando nella vita del brasiliano: Pato cominciava a trovare più spazio in campo e soprattutto una regolarità di presenze come non accadeva da tempo; era ormai evidente ai più come il periodo degli infortuni a cascata durante l'avventura milanista erano ormai solamente un ricordo. Oggi, quella vaga sensazione, si è trasformata in una certezza. Ecco come sulle pagine di questo blog descrivevo la nuova vita del brasiliano a pochi mesi di distanza - 8 per la precisione - dall'inizio della nuova avventura in Brasile con il Corinthians.
...quei continui infortuni? Praticamente scomparsi; un paio di gol già all'attivo, di cui uno in Libertadores con soli 97 minuti giocati. Il piglio è rimasto quello giusto, quello del campione che a sprazzi anche Milano ha potuto ammirare. Ma ora è miracolosamente guarito? A guardarlo da vicino, pare più asciutto, come se la massa muscolare del brasiliano fosse stata ridotta. A lungo si è chiacchierato su questo; ci si domandava se fosse proprio quello l'annoso problema che lo costringeva lontano dai campi a curarsi. Un motore troppo potente per un telaio così strutturato.Alexandre Pato oggi ha smesso di farsi male e ha giocato l'ultima stagione al San Paolo - il San Paolo lo aveva preso in prestito biennale nel febbraio 2014 in cambio della cessione a titolo definitivo al Timão di Jádson - mettendo in fila 63 presenze e 27 gol. Così, con un bel contratto di prossima scadenza - 3 milioni a stagione dal Corinthians - Pato ha deciso di giocarsi le sue carte e tentare di nuovo la strada che porta all'Europa, via Premier League. Si dice lo avesse cercato con insistenza anche il Liverpool, ma alla fine l'ha spuntata il Chelsea. L'appeal sul mercato europeo certamente non è venuto meno negli ultimi anni.
Difficile trovare una risposta certa ai tormenti patiti dal brasiliano nel corso degli anni, neanche i vari consulti effettuati da luminari oltreoceano alla fine erano riusciti a risolvere una volta per tutte questa piaga. L'ultimo consulto con il Milan risale al 2012 quando Pato venne accompagnato dal professor Frederick Carrick, ad Atlanta, da Jean Pierre Meersseman, uomo di fiducia del Milan.
Forse la risposta sta però in quella crescita muscolare vistosa e repentina subita a Milanello. Damiano Fiorucci - preparatore atletico che da anni lavora a stretto contatto con tennisti di primissimo livello - qualche tempo fa mi spiegava proprio come " Sì, l'usura fisica può essere dovuta anche alla massa muscolare (particolarmente sviluppata, ndr): più muscoli vogliono dire più forza e quindi un'usura maggiore. Certo, bisogna poi vedere gli allenamenti a cui l'atleta viene sottoposto". E da quando Pato si allena lontano da Milanello i tormenti sono finiti.