L'imperativo è chiaro, salvare il salvabile!
Non c'è alcuna dignità in quel che sta accadendo, l'Italia è ancora sprofondata nel suo sonno decennale (quella politica almeno), semplicmente i topi stanno abbandonando la nave ma tentano ancora di salvare il salvabile (la poltrona non il formaggio).
Berlusconi naturalmente continua a dire "vado avanti" nella speranza ormai vana che la situazione diventi talmente tragica che nessuno abbia il coraggio di farlo cadere per paura di dare il colpo di grazia alla nazione. Non gli servirà a nulla arrivare alle elezioni, sa benissimo di non essere in grado di vincerle, anche la chiesa gli ha voltato le spalle, c'è Casini. Gli altri invece se ne vanno mantenendo inalterato il loro scopo principale: ottenere il vitalizio (perché ricordiamoci che devono arrivare a fine legislatura).
Cosa accadrà quindi? lo scenario è abbastanza semplice
- Berlusconi se ne va (o viene obbligato)
- Governo di unità nazionale, tecnico, chiamatelo come volete ma non le elezioni
- La Lega e qualche corrente minore inizieranno a fare la voce grossa per salvare le pensioni ed opporsi ad un intervento che farà rimpiangere le famose "lacrime e sangue" in modo da recuperare il consenso della base che ormai li manderebbe tutti a puttane
- Lacrime e sangue (indovinta che lo prenderà nel... baugigi?)
- 2013, fine della legislatura, vitalizio ottenuto
- Elezioni
Naturalmente possiamo anche sperare nel Big Bang. No non quello di Renzi, il meteorite del 2012.
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