Ma qui nessuno conosce De André
Creato il 10 febbraio 2012 da Silviapare
Con i miei studenti parliamo spesso di musica italiana, e ormai mi sono fatta una discreta idea di cosa conoscono e apprezzano. C'era la fanatica di Eros Ramazzotti, per esempio. Tutti conoscono Pavarotti, naturalmente, ma anche Andrea Bocelli. E poi Laura Pausini, e un po' di Jovanotti. Molti conoscono Paolo Conte e qualcuno anche Mina. Ma nessuno, nessuno conosce De Andrè. Forse perché, come scrisse Michele Serra "La ballata di Fabrizio": "Detestava la sala d'incisione e ancora più i concerti, ai quali si sottoponeva come a un'interrogazione scolastica sgradita, e solo dopo essersi circondato di musicisti d'eccellenza, come per condividere una pena con amici fidati."
Resta il fatto che l'assenza di De André in terra americana mi ha lasciata esterrefatta. E ora lo so, ho una missione! Far conoscere De André agli americani."Ma come, non conosci Fabrizio?", scriveva sempre Serra, che lo definiva così: "Aveva un bellissimo viso da signore, ancora ben intuibile dietro gli sfregi lividi dell'alcol, come in un ritratto di Bacon. Aveva una bellissima voce da uomo, profonda e fedele alle parole che pronunciava, levigata negli anni da un fiume di sigarette. E aveva un bellissimo cuore, il cuore dei grandi poeti, aperto al cielo, alle nuvole, alle donne che amano, ai soldati che muoiono, ai potenti che comprano, ai delinquenti che pagano."
E allora, per cominciare, ecco Il sogno di Maria.
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