Parafrasando Kant ,
si può dire che la croce senza Pasqua è cieca,
la Pasqua senza la croce è vuota.
(Ermes Ronchi)
POEMA DI PASQUA
Qui è oggi
Pasqua di Resurrezione
nel senso che si presume
che un cadavere qualsiasi,
forse quello di Dio,
ci voglia portare lontano
insieme ad altri morti.
Ma il giorno che noi ci ameremo
noi entrambi i daremo morti,
ognuno per conto dell’altro.
Non volevamo vedere per le linee
i bisogni di pausa
non volevamo mai sapere
dei loro ingiusti confini,
ma tu non conoscerai
mai la mia guerra
ed io non conoscerò mai
la tua pace.
Ma ci ameremo ugualmente
ALDA MERINI
IL MIO CREDO
Dopo la morte ti vedrò.
Nel limpido sorriso di mia madre,
sicuro di speranza.
Nell’ultimo bacio di mio padre, a letto
in mezzo a tanti letti bianchi.
Ti vedrò nel nonno Michele,
che ha consacrato la mia vita inferma
al desiderio vivo del sapere.
Ti vedrò nella fede
analfabeta e pura della nonna.
Ti vedrò nell’amore avuto e dato.
Ma se altro è il tuo cielo,
non ti vedrò, Signore.
CHIARA CREMONESI
IL CRISTO REDENTORE
Nulla io dico,
muta nella radura
a non capire quel che
– è detto del Vero di ogni cosa
prima di prima – è stato,
che nel patir dell’uomo
se stesso ha misurato.
Tacque l’uomo dei dolori
spogliato dalle vesti
porse il viso ai malfattori
finché “tutto è consumato”
disse sulla croce
e la lancia del soldato
forò il suo costato.
Nel buio assoluto
andò ai morti antichi
a dire “con me venite”
poi nel fulgore
d’una nuova creazione
lasciò la Sindone
il Cristo Redentore.
Lacrimavano sgomenti
i discepoli atterriti,
ma il terzo dì
uno che “vide e credette”
raccontò la buona novella
al mondo intero.
Spezzarono tant’altri
il pane col Signore:
Misericordia
che s’intrattiene con noi.
Dio che hai osato e vinto,
umiliato
perché io mi arrenda
e resti salda.
CATERINA FRANCHETTA