Mettiamo un comico che si improvvisa presentatore ed attore, che nasce in un contesto allegro ma becero. A suo seguito si formerà un pubblico che desidera per le sue serate quel tipo di allegria e spettacolo.
Portiamolo in un palco diverso, il palco dei David di Donatello, con un pubblico diverso ed attori differenti. Se il comico non avrà apertura mentale, intelligenza e capacità, continuerà a ricalcare il suo personaggio diventando ridicolo e stupido.
E’ ciò che ha fatto Paolo Ruffini, dando della “bella topa” a Sofia Loren, spazzando educazione, vivere civile e un minimo di bon ton.
Se non sei un grande resti solo un esibizionista.
David_di_Donatello_2014
Paolo_Ruffini_Sofia _Loren
Mettiamo un marchese, appassionato di vita e cultura che a fine anni ’40 si inventa, a latere di una vita avventurosa, stilista di moda, facendo nascere e crescere la maison Pucci . Uomo attento del suo tempo, investe nello stile, nella ricercatezza, creando un brand di classe nella sua estrema fantasia di colori e dipinti. Gli studi seguiti, il percorrere strade e seguirne gli stimoli, lo portano ad essere attore, pittore, scultore, poeta, nelle divise della squadra di sci alpino, dei vigili urbani, così come sui corpi delle modelle, in una linea continua e coerente.
Portiamo Emilio Pucci o meglio, portiamo la sua arte, in una piazza strepitosa d’arte e storia, intoccabile e improfanabile. Usiamo il dipinto del suo foulard “Battistero” del 1957, con i suoi colori accesi, il giallo limone, il rosa Emilio , il marrone, il fucsia e fasciamo il Battistero in piazza San Giovanni a Firenze. Si creerà un’insolita e bizzarra armonia, un fondersi e rinnovarsi, mescolando nuovo ed antico. L’impatto iniziale sarà scioccante ed emozionante al contempo, una linea retta d’arte e passione..
Se sei grande, grande resti.
Foulard_Pucci_Battistero_Firenze
Chiara