Cara Virginia, senti questa, trovata su Twitter e confermata su The Telegraph:
Gli scienziati scoprono il segreto per scrivere un best seller
I softwaristi hanno sviluppato un algoritmo con il quale predire, con una percentuale di accuratezza dell’84%, se un libro sarà un successo commerciale – e il segreto è evitare i cliché ed un uso eccessivo dei verbi
Ora a parte che gli scienziati avrebbero, a mio modesto parere, ben altro di cui occuparsi, e potrebbero lasciare la questione dei best seller ai signori del marketing, secondo il bel detto Ofelé fa il to’ mesté (a proposito, che cosa fa un ofelé?). Ma che il segreto del successo di un libro sia evitare i cliché e un uso eccessivo dei verbi… ma che vuol dire? Io di best seller pieni di cliché nella mia vita ne ho visti parecchi, ed è anzi la ragione per cui in genere diffido dei best seller! Quando ai verbi, certo se ne usi troppo la scrittura risulta pesante… ma vale anche per troppi aggettivi, o troppi pronomi, o troppi nomi propri… Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Alessandro Baricco, di questa grande scoperta!
E tu Virginia che ne dici?
Scandalized Antonia
Ohioi!! cara Antonia, va bene la passione degli statunitensi per i numeri e per la virtù, questo va detto, di non lasciare mai nulla al caso, tranne l’imponderabile che quello si, per definizione, non si può misurare. Ma questa dell’algoritmo mi sembra uno strano strumento di marketing, allineato con le nuove tendenze del lavoro per cui le forze son poche e le richieste sono tante. E quindi perchè non affidare ad un algoritmo quanto un tempo era la somma dell’esperienza e della sensibilità del lettore di mestiere? Insomma un pò di mistero ci vuole, e riuscire a stabilire all’84% che un libro avrà successo, il mistero lo fa secco!!! nella mia modesta opinione….
Virginia