Scena uno.
Iera sera, per strada.
Sto camminando sul marciapiede e a un certo punto vedo una ragazza, ferma, intenta a fotografare qualcosa dietro di me, in alto.
Mentre la supero lei ripone la macchinetta e se ne va nel senso opposto al mio; allora mi giro e guardo nella direzione in cui fotografava: vedo delle nuvole rosa.
Già! Tante nuvole di quel rosa che a volte si crea al tramonto, col sole che dal basso illumina le nuvole di quel colore delicato.
Avrà fotografato proprio le nuvole, o magari quella casa che hanno finito di ristrutturare da poco?
Facciamo che siano le nuvole, ma sì.
Scena due.
Oggi pomeriggio.
Mentre cammino sento della musica, forse Jovanotti. È un po’ confusa, viene da una macchina in fila, coi finestrini chiusi.
Dentro vedo una mamma e due bambini, seduti dietro.
La mamma gesticola come fanno i direttori d’orchestra, seguendo la musica; i due piccoli la seguono.
Ma sì, c’è ancora poesia in questo mondo.
Ps: credo che la musica fosse questa, Fango, di Jovanotti