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Ma si può dire mestruazioni in televisione?

Creato il 21 ottobre 2010 da Silvanascricci @silvanascricci

Questa sera, ad Annozero, è stato riproposto parte del monologo che fece Luttazzi al Paladozza di Bologna nell’evento “RAI per una notte”, insieme agli spezzoni di Benigni e l’editoriale di Travaglio.

Santoro vuole veramente essere chiuso perchè in quella serata si sono dette che in televisioni non si erano e non si sono mai sentite negli ultimi anni.

Ma prenderanno a prestesto, per non essere accusati di essere censori politici, per criticare il conduttore la frase di Luttazzi in cui dice che non si può procedere nella festa per la fine del berlusconismo perchè alla ballerina sono venute le mestruazioni.

Ebbene diranno, questi, che assolvono le battute sulla Bindi e sulle donne in generale e che utilizzano il corpo delle donne come mezzo di scambio, che si offende la figura femminile parlando di cose intime e private.

Ebbene se volete fare della polemica non prendeteci a pretesto.

Non utilizzate un fatto biologico e naturale di cui non ci vergogniamo mai (nemmeno in “quei” giorni, come dice, falsamente pudica, la pubblicità) per difendere la nostra dignità femminile; non è a sentir parlare di mestruazioni che ci indigna è vedere e sentire come ci trattate ogni giorno, nella vita e nella politica.



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