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ma tu perchè scrivi? intervista a Irina Turcanu

Creato il 24 giugno 2011 da Lafenice
buongiorno a tutti!
ed eccoci ad un altro appuntamento con la rubrica "Ma tu perché scrivi?". l'ospite di oggi è Irina Turcanu, autrice de "la frivolezza del cristallo liquido" (clicca qui per la recensione della Fenice).
enjoy!
Perché scrivi?
Scrivo perché non saprei fare diversamente. È qualcosa di quasi organico, profondo. Una necessità. Quando i personaggi popolano i miei giorni, giungo al punto in cui devo – è proprio un es muss sein – prendermi il tempo per dar loro voce.
Da dove trai ispirazione?
Dalla vita che scorre accanto a me, da una notizia letta o una conversazione avuta al bar o da un’immagine, un gesto quotidiano. Dipende molto da ciò che debbo scrivere.
Come definiresti il tuo modo di scrivere?
Domanda interessante che non mi sono mai posta. Riflettendo sul modo di scrittura, mi viene in mente il come e, quindi, la questione del registro linguistico. Non amo il linguaggio aulico applicato alla narrativa. Amo il linguaggio che sappia emozionare, indignare, ribellare, rallegrare l’animo di colui che legge e un lessico ermetico, o posseduto pochi eletti, potrebbe essere svantaggioso allo scopo che la narrativa si prefigge. Data questa premessa, credo che il mio modo di scrittura sia immediato.
Cosa significa essere uno scrittore emergente al giorno d'oggi?
Domanda spinosa. Vuol dire credere, fidarsi di se stessi, domandarsi fin dove si possa scendere a compromessi e cosa non è più un compromesso bensì un vendersi o auto-comprarsi o intestardirsi in un capriccio.
Qual è la più grande soddisfazione ottenuta grazie alla scrittura?
Ti racconto questo episodio, che all’epoca mi mise in un certo imbarazzo… Venne da me un giovane in giorno qualsiasi, mentre ero seduta comodamente assieme a degli amici ai tavolini del bar del mio paese, e mi chiese se fossi io la scrittrice Irina Turcanu. Prima emozione? Panico. Prima domanda? È serio? Superato l’iniziale imbarazzo e appurato non fosse uno scherzo, la vicenda mi ha creato una sensazione davvero interessante specie in seguito alla conversazione che ne è nata.
Cosa ti spinge a continuare, malgrado le normali difficoltà?
La stessa cosa che mi spinge a scrivere. Una necessità interiore. Naturale, la definirei, specie nel seguirla.
Buona giornata e buona fortuna a tutti!

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