ma tu perché scrivi? intervista a Massimo Cortese

Creato il 31 agosto 2011 da Lafenice
Buongiorno a tutti amici miei!
oggi vorrei riportare le bellissime parole di un autore, Massimo Cortese, che ha risposto alle domande del Diario in modo semplice ma profondo, regalando a me e a voi che leggerete molti spunti di riflessione. 
Ma lasciamo spazio a lui: 
Massimo, ma tu perché scrivi?
1) Perchè scrivi?
 Nasce ad Ancona nel 1961. Laureato in Giurisprudenza, è funzionario presso un ente locale. Rimane colpito dalla lettura di un articolo intitolato «Una generazione di giovani nottambuli? Colpa di genitori senza personalità», pubblicato sul numero del 30 marzo 2006 della rivista «Magazine» (supplemento del Corriere della Sera). Comincia a scrivere per gioco, e nell’anno 2007 partecipa a numerosi Premi Letterari, dai rimane sempre escluso, a parte due segnalazioni. Nell’anno 2008, prima di lasciar perdere con la scrittura, partecipa con lo scritto “Candidato al Consiglio d’Istituto” al Premio Letterario “Le Fenici”: questa volta, oltre alla solita segnalazione, riceve un a proposta editoriale da parte della Casa Editrice organizzatrice del Concorso. Nel gennaio 2009 pubblica il suo primo libro “Candidato al Consiglio d’Istituto”, seguito dalla raccolta di racconti “Non dobbiamo perderci d’animo” e da “Un’opera dalle molte pretese”. I tre testi fanno parte di un unico progetto, identificato in una sorta di Trilogia della Speranza. Ha pubblicato alcuni racconti sulle Antologie “ Tutti i colori dei bambini”, “I sentieri del cuore“ e “Alchimie di viaggio”, pubblicate da Edizioni Montag. Collabora alla rivista Visione della U.I.L.D.M. di Ancona, dove cura una rubrica di racconti intitolata Cortese…mente.

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