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ma tu perché scrivi? intervista a Virginia de Winter

Creato il 19 luglio 2011 da Lafenice
ciao a tutti carissimi!
ospite di questa "puntata" di Ma tu perché scrivi?, è una scrittrice italiana di grande talento. sto parlando di Virginia de Winter, autrice di Black Friars.
Allora Virginia... ma tu perché scrivi?
Perchè scrivi?
Non c'è un perché, l'ho sempre fatto. In effetti non ricordo nemmeno quando è stato l'ultimo periodo della mia vita in cui non stavo ideando una storia e il modo di metterla su carta. Per me tutto passa attraverso la narrativa, non riesco nemmeno a guardarmi intorno senza pensare, automaticamente, a cosa dell'ambiente che mi circonda può essere inserito in una storia.
Da dove trai ispirazione?
Da qualunque cosa: discorsi, ricordi, racconti degli amici, mi aiutano molto le immagini che probabilmente è la cosa che su di me ha impatto più immediato insieme ai profumi. Per i personaggi mi baso molto sugli aneddoti che le persone raccontano in merito a gente che non conosco, così creare delle caratterizzazioni è praticamente automatico oltre che molto divertente.
Come definiresti il tuo modo di scrivere?
Qualcosa che spesso e volentieri non capisco nemmeno io? Il modo in cui mi esprimo da sempre, pieno di sfumature che a me sembrano logiche e agli altri - giustamente - un po' strampalate. Un metodo per sperimentare e studiare nuovi modi di esprimermi, per fortuna ad arginarmi interviene la mia editor, così per sfogarmi e andare a ruota libera non mi restano che le fanfic.
Cosa significa essere uno scrittore emergente al giorno d'oggi?
Posso parlare solo per me, ovviamente: significa avere pazienza, avere avuto anche fortuna e doverne avere ancora molta! Significa anche incontrare le persone giuste che sappiano indirizzarti in un mondo di cui non conosci nulla.
Qual è la più grande soddisfazione ottenuta grazie la scrittura?
Innamorarsi di un'idea e svilupparla, quel senso di completezza e fierezza che si prova quando ti accorgi che un romanzo è finito, che il tuo lavoro e terminato e lo hai fatto bene, fino in fondo. Queste sono le sensazioni più impagabili.
Cosa ti spinge a continuare, malgrado le normali difficoltà?
Fortunatamente fino al momento non ho incontrato alcuna difficoltà, solo qualche sporadico episodio di nervosismo e stanchezza. Continuerei in ogni caso, anche al di fuori dell'editoria come facevo prima di pucclicare, è una cosa di cui non potrei mai privarmi!
buona giornata e buona fortuna a tutti!

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