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Ma viviamo in un paese libero? Secondo Freedom House “parzialmente”, come il latte scremato

Creato il 22 maggio 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Ma viviamo in un paese libero? Secondo Freedom House “parzialmente”, come il latte scrematoLo scorso anno eravamo 73esimi alla pari con Tonga, quest’anno siamo 72esimi insieme con Hong Kong, Benin e India che, in quanto a democrazia, non scherzano. Comunque la si voglia leggere, la classifica di Freedom House ci inserisce ancora una volta fra i paesi “parzialmente” liberi e questo senza tenere conto dell’ultimissima trovata pro-puttanieri che il governo si è inventato con il ddl sulle intercettazioni telefoniche: ammende salassanti agli editori e carcere più o meno duro ai giornalisti non ancora omologati. Duramente ripresi perfino dagli americani, ai quali Alfano ha risposto che “c’è piena intesa con Washington su modalità e obiettivi (che ’zzo c’entra non s’è capito), questa legge è talmente una porcata che lo stesso Vittorio Feltri (quello che su attenzionamenti tarocchi ci costruisce uno scoop) l’ha definita “liberticida e anticostituzionale, ohibò! Leggendo la classifica di Freedom House c’è venuto uno scoramento tale che la voglia di andarcene in Svezia, e senza passare dal Via, è diventata a un certo punto incontenibile. Ma poi abbiamo pensato che la lotta è qui e ora e non dove la notte dura sei mesi. E, tanto per parlare di stampa, il “benemerito” Blob non si perde uno, diconsi uno, degli editoriali (sic!), di Emilio Fede durante i quali, con la faccia che lo contraddistingue da sempre, mena sempre a manca, dimenticando la destra, e colpendo dritto al cuore i bersagli del momento. Dopo essersela presa con Roberto Saviano, l’ex martire delle BR ha scelto Michele Santoro come vittima non troppo predestinata dei suoi Tg della sera. Gliene sta dicendo di tutti i colori cercando di fare la solita ironia per le casalinghe obnubilate dai serial della sua rete, e non rendendosi conto di tracimare ben oltre un delirio che si sta trasformando in deliquio. Alla sua età, con i soldi che ha fatto e sperando che il tavolo del poker gliene abbia lasciati un po’, Emilio Fede potrebbe godersi tranquillamente il meritato riposo, magari girando per le agenzie di modelle e aspiranti showgirl alla ricerca di un’altra Noemi per il Capo, invece che fa? Ironizza, gioca con il trenino delle notizie lette secondo i desiderata di Berlusconi, gigioneggia, si indigna fintamente e fintamente si commuove quando muore qualcuno tanto che, se non fosse un guitto qualsiasi, potrebbe ricoprire il ruolo del capocomico in una compagnia di giro. Freedom House ci piazza al 72° posto? Davvero gentili, visto che bisognerebbe chiedere alla Sky di Murdoch cosa ne pensa.

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