Ok, che il 90% della popolazione adori cucinare è un dato di fatto. Come già scrissi in un precedente post, i programmi in tv ormai si sprecano; i blog, poi, proliferano come funghi OGM nel sottobosco della blogosfera. Ora mi chiedo: sono io ad avere qualcosa che non va, che proprio non riesco a farmi piacere il fatto di spadellare, agghindata come la peggiore delle Desperate Housevives di Voghera (quindi, a questo proposito, dovrei essere una campionessa)?
Anche se odio cucinare, sgranocchiare schifezze, di tanto in tanto, mi piace, mi rilassa e mi fa sentire anche un po' in colpa, pensando a quando - e quanto - dovrò arricchire il mio dentista (e qui mi vedo pure Emmarale con dito a mò di monito su una spalla, come una sorta di diavoletto).
Anyway, nei miei impellenti craving di dolce, giusto per non sentirmi troppo un verme strisciante, mi accontendo di far andare l'immaginazione mentre giro per i famosi blog di cucina. Ogni pagina è uguale: noto questi dolcetti colorati che imperversano ovunque. Sfusi, inscatolati, colorati in diverse tonalità, ripieni di una sorta di poltiglietta. Mi chiedo: ma che caspita sono? Mi informo. Macarons.
MacaCHE????
Già il nome non promette nulla di buono, visto che, da buona italiana, la prima cosa a cui penso sono i maccheroni, detti anche maccAroni durante i miei trascorsi in Alto Adige dove, appunto, i maccAroni erano l'unico tipo di pasta che potevo mangiare.
Leggo poi la loro composizione: dicesi Macarons piccole meringhette. Ed io ODIO le meringhe. Quindi non voglio nemmeno immaginare che poltiglietta possa attaccarsi al lavoro del mio dentista.
Il fatto è che, ormai, te li becchi ovunque: ragazze che volano a Parigi solo per comprare la scatola più elegante da regalare alla suocera; l'Ikea che produce alzatine apposite per questi macarones; gadget e, tra un po', magari, produrranno anche vibratori a forma di macarones (mal che vada, in Germania, ci si può recare al primo sexy shop vegano, giusto per godere e rispettare anche l'ambiente, che male mai non fa).
Leggevo poi su Cosmopolitan di questo mese che, l'anno scorso, i dolc più "gettonati" - perdonatemi il termine così vintage o molto festivalbar d'antan - erano i Cupcakes. E, anche lì, li vedevi ovunque: stampati sulle t-shirt di Fiorucci, prodotti come gadget di ogni sorta, magari anche water nelle case delle più fashioniste e via discorrendo.
Da quest'anno, invece, basta: Macarones for president!
Ma io dico... ma se, in ogni bar, anche il più scrauso e malfamato, la scatola di latta con i CHUPA CHUPS è sempre presente, anni e anni dopo la mia infanzia, un motivo ci sarà, no?! Smetto di leggere questi siti e corro da lui... il chupa chups "Panna&Fragola"!
VIVA I CHUPA CHUPS!!!!