28 dicembre 2011 Lascia un commento
Volendomi concentrare principalmente sul testo e non su regia e interpretazione, ho optato per qualcosa con prerequisiti del tipo essere prodotto nella natia Inghilterra e con un profilo basso ma tutt’altro che scadente.
Viene fuori cosi’ un "Macbeth" televisivo marchiato BBC poco distante da quello teatrale, interpretato da shakespeariani d’esperienza, con un doppiaggio notevole e col testo curato da Agostino Lombardo, uno dei massimi esperti italiani in materia.
Didattica pura quindi e cosi’ e’ da intendersi seppur senza rinunciare alla qualita’ e senza l’incedere della noia.
"Macbeth" e’ "Macbeth", che altro serve aggiungere su un’opera del Bardo in circolazione da quattrocento anni.
La regia non e’ male nei suoi fondali molto finti, nel ritmo sempre un filino blando e nei colori smorti morto british e chi ha esperienza o memoria dei telefilm di quel periodo sa esattamente di cosa sto parlando.
Come si diceva l’enfasi interpretativa e’ da teatro ma con moderazione il che nel contesto non guasta anzi ne accresce il fascino. I due protagonisti, Macbeth e signora sono rispettivamente il superbo Nicol Williamson che mi piace ricordare nel ruolo di Little John nel toccante "Robin e Marian" ma ancor piu’ come Merlino nell’immortale "Excalibur" di Boorman e la brava Jane Lapotaire che confesso a me sconosciuta sino ad oggi ma maligna quanto basta per essere un’eccellente Lady Macbeth.
Pochi fronzoli, praticamente un videolibro e se la parola "didattica" non spaventa, allora l’opera e’ servita.