Maccagno, “Giornata della Memoria”: fino al 31 gennaio al Punto d’Incontro la mostra fotografica “Ricordare per non Dimenticare”

Creato il 28 gennaio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

E’ stata inaugurata il 24 gennaio, al Punto d’Incontro di Maccagno, la mostra fotografica “Ricordare per non Dimenticare” di Enzo Baccheschi. La mostra, curata in ricordo allo sterminio degli ebrei e dei “diversi”, è stata realizzata in concomitanza con la Giornata della Memoria, celebrata ieri 27 gennaio, ed è composta da trentacinque fotografie scattate l’anno scorso durante il viaggio “Treno della Memoria”, fatto dall’ideatore dell’esposizione, Enzo Baccheschi. Coinvolgente ed interessante, ieri pomeriggio, la visita dei ragazzi delle medie di Maccagno. Rimarrà aperta fino al 31 gennaio dalle 14.30 alle 17.30.

“Ricordare per non dimenticare”, la mostra fotografica sui campi di sterminio Auschwitz e Birkenau. E’ stata inaugurata il 24 gennaio, con la relazione “Pianificare lo sterminio” a cura del Professor Enzo Laforgia, al “Punto d’Incontro” di Maccagno, la mostra “Ricordare per non Dimenticare”. L’ideatore dell’esposizione è Enzo Baccheschi che l’anno scorso ha effettuato il viaggio “Treno della Memoria”, con l’intento di realizzare la mostra fotografica, per permettere a tutti, soprattutto ai più giovani, di conoscere uno dei drammi peggiori dello scorso secolo. Ad organizzarla è stato, infatti, proprio il Circolo Pd di Maccagno, con il patrocinio CGIL SPI (Varese), l’Associazione Dopolavoro Ferroviario DFL (Gallarate), l’ANPI, la COOP e la grande collaborazione del “Punto d’Incontro”. L’intento è stato quello di omaggiare tutte le persone morte nei campi, per mostrare, attraverso semplici ma professionali scatti fotografici, l’aria che ancor oggi si respira all’interno dei lager. L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare e di far riflettere su questa tragedia. Emerge un quadro di dolore e di sofferenza estrema.

“Fondamentale il ricordo da tramandare ai nostri nipoti”. “Questo percorso – spiega l’ideatore della mostra, Enzo Baccheschi – nasce dalla passione che nutro nei confronti della fotografia, dei viaggi, della storia e della conoscenza. Quello dei campi di sterminio è sempre stato un tema a me molto caro, visto che un mio zio ha perso la vita proprio all’interno di uno di essi. E’ fondamentale per i nostri nipoti, portare a conoscere tutto quello che è accaduto nei campi di concentramento nello scorso secolo e cosa ha causato la ‘paura del diverso’. Il novecento è stato un secolo che, con ‘solo’ le due guerre mondiali, ha portato alla morte ben cento milioni di persone. Un’atrocità. Nel mio piccolo ho voluto rendere omaggio a queste persone morte nei campi. Grazie al loro sacrificio noi oggi abbiamo la libertà. Proprio per questa ragione la mostra si chiama ‘Ricordare per non Dimenticare’, perchè dobbiamo portare avanti gli alti valori che ci ha insegnato quella terribile esperienza: la pace, il rifiuto alla guerra, il rispetto del prossimo e del diverso e, più attuale che mai, l’accoglienza”.

“Uccise 10mila persone al giorno, come fosse stata cancellata l’intera popolazione di un piccolo paese.” “Più passa il tempo e più si sta affievolendo il ricordo della storia – dichiara il consigliere comunale e segretario del circolo del PD di Maccagno, Alessandro Fazio -. Noi come forza politica, come partito, come volevamo tramandare questo messaggio ai giovani, ma che non sia solo la classica spiegazione scolastica. La nostra idea era quella di uscire dagli schemi politici proponendo qualcosa di culturale, trasversale, che si avvicinasse alla gente comune, e soprattutto ai più piccoli. Durante l’inaugurazione della mostra mi ha colpito molto la relazione del professor Laforgia, che ci ha spiegato in che modo è stata pianificata la macchina infernale dello sterminio del popolo ebraico. Non ricordare solo le immagini di allora, ma pensare anche al fatto che degli ‘esseri umani’ abbiano studiato questa struttura. Anche questo fa rabbrividire. Venivano uccise circa dieci mila persone al giorno come se fosse stata cancellata, in un solo giorno, l’intera popolazione di un nostro qualsiasi paese”.


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