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Trama: in agosto, Roma viene flagellata da un'epidemia di suicidi. Tra le vittime c'è anche la sorella di un prete che, convinto che la ragazza sia stata uccisa, comincia ad indagare con l'aiuto di una riluttante laureanda in medicina...
Macchie solari è un film assai particolare, almeno per la prima metà della sua durata. La carrellata iniziale di suicidi, che si alternano ad immagini della superficie solare che ribolle, svia fin da subito lo spettatore, convincendolo di avere davanti una pellicola con argomento sovrannaturale, convinzione alimentata dalle terribili allucinazioni della protagonista, che vede i morti dell'obitorio tornare in vita animati da intenti non proprio pudichi. Man mano che la trama prosegue, tuttavia, Macchie solari si trasforma in un classico e anche abbastanza noioso giallo all'italiana dove un assassino ignoto ma innegabilmente umano fa scempio delle povere vittime per un motivo fondamentalmente futile. C'è da dire che, rispetto ad altri film di genere, Macchie solari spinge parecchio sull'accelleratore del weird e del "porcino" visto che lo strano fenomeno cosmico, più che causare follia suicida, causa soprattutto vampe d'agosto: la protagonista, infatti, è circondata da esseri particolarmente abietti che cercano in tutti i modi o di lumarla sotto la gonna o di violentarla, nonostante lei sia talmente frigida e pudica che persino lo sfigatissimo fidanzato è costretto ricorrere ai peggiori mezzucci per riuscire a portarsela a letto (e quando ci riesce lei immagina di stare col prete. No, per dire.). Mimsy Farmer, impegnata nel ruolo della bella frigidella in pericolo, si mostra spesso e volentieri ignuda, salvo poi pentirsene per esigenze di copione, mentre dal lato gore ci sarebbero da segnalare un paio di inquadrature e sequenze abbastanza esplicite (assieme alle sconvolgenti foto che vengono mostrate nel corso di una mostra!) che sbilanciano Macchie solari più verso il genere horror che verso il giallo.
A tal proposito, gli effetti speciali della pellicola sono pochi ma ben curati e non si avverte la sensazione "trucco acquistato in cartoleria" tipica di altri film simili: sicuramente, nella mente dello spettatore si fissa indelebile il terribile primo piano della prima vittima dell'assassino, orribilmente sfigurata e messa a nudo da una cinepresa impietosa, un'immagine in grado di indurre il ribrezzo anche a gente abituata all'horror. Altro elemento assai valido di Macchie solari è la colonna sonora di Ennio Morricone che, nei momenti clou, mescola melodie stridenti a voci lamentose che sembrano provenire da una romeriana realtà parallela, dove i morti camminano e si fanno udire con insistenza. Per quanto riguarda gli attori, invece, c'è da stendere il solito velo pietoso anche perché alla gran parte del cast maschile dev'essere stato esplicitamente richiesto di esagerare in piacioneria (va bene che si atteggino il fidanzato della protagonista e anche il padre, noto porco recidivo, ma che persino il prete lanci sguardi infuocati all'indirizzo delle fanciulle mi sembra eccessivo!) mentre le gentili donzelle coinvolte sono tutte abbastanza dimenticabili salvo appunto la già citata Mimsy Farmer, purtroppo costretta in un personaggio spesso troppo stupido per vivere. Se riuscirete a sorvolare su queste interpretazioni e su un paio di assurdità e forzature della trama (la specializzanda che si rifà le autopsie per gli affari suoi e scova macroscopici dettagli incredibilmente ignorati dai patologi, ma in generale lo stesso motivo scatenante di tutti gli omicidi o la natura di ex pilota da corsa del prete sono dei validi motivi per farsi due risate) potreste anche divertirvi con questo oscuro e quasi dimenticato esponente del giallo all'italiana: personalmente, sono molto contenta sia di averlo visto che di averne parlato!
Armando Crispino è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Originario di Biella, ha diretto film come Commandos, L'etrusco uccide ancora e Frankenstein all'italiana. E' morto nel 2003 all'età di 78 anni.
Mimsy Farmer interpreta Simona. Americana, ha partecipato a film come 4 mosche di velluto grigio, Il profumo della signora in nero, Gatto nero, Don Camillo (quello con Terence Hill) e a serie come Perry Mason e Lassie. Anche sceneggiatrice, ha 69 anni.
Ray Lovelock (vero nome Raymond Lovelock) interpreta Edgar. Nato a Roma da padre inglese, ha partecipato a film come Il violinista sul tetto, Non si deve profanare il sonno dei morti, La vergine, il toro e il capricorno, Murderock - Uccide a passo di danza e a serie come Tequila & Bonetti, Incantesimo, Don Matteo, Caterina e le sue figlie e Il commissario Rex. Ha 64 anni.
Se Macchie solari vi fosse piaciuto recuperate altri esempi del giallo all'italiana come Il profumo della signora in nero o L'etrusco uccide ancora. ENJOY!
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