Oggi per tutti coloro che vogliono cimentarsi nella panificazione casalinga, esiste un valido complemento: la macchina del pane. Nella nostra cultura il pane è una parte importante dell'alimentazione mediterranea, anzi ha un ruolo fondamentale. Ma se prima il pane era considerato fondamentale perchè la dieta era molto meno ricca di oggi, per noi il pane oltre a rimanere una base dell'alimentazione è parte di qualcosa che che non è solo un semplice accompagnamento. Ora se si prendono in considerazione i tempi di oggi, in cui si sa, tutto è meccanizzato e industrializzato e la crisi che da anni ci costringe a regimi economici familiari piuttosto austeri, l'idea di fare il pane in casa concilia il risparmio in primo luogo e la riscoperta di una tradizione antica quasi perduta.
Ecco perchè esiste la macchina del pane, un dispositivo costituito da una pala che gira in un contenitore antiaderente, da un timer che regola i tempi di azione della pala e da una resistenza che permette al pane di cuocere. Dopo aver inserito gli ingredienti nel contenitore nel giusto ordine, si seleziona il programma adatto a seconda del tipo di cottura scelto, e dopo poche ore il pane è cotto. Basta dunque attendere il segnale che ci avvisa di estrarre il pane dalla macchina. Questa, in grandi linee, la lavorazione, che come potete vedere è davvero molto ma molto semplice.
La macchina del pane permette di creare molteplici tipologie di pane : integrale, bianco, alle olive, al kamut, di soia, senza glutine, senza sale, al farro, ai cereali, alle olive, le baguettes e quant’altro. Ma fra le caratteristiche di questa macchina non c'è solo quella di fare il pane, si possono realizzare anche delle focacce, delle pizze, delle brioche, dolci e anche marmellate. La macchina del pane vi consente di utilizzare qualunque tipo di farina: di grano duro, di grano tenero, di farro, di riso, di mais, di kamut, etc. La cosa importante, però, è che teniate bene a mente che ogni farina ha un tipo di caratteristica differente, dunque dipende sempre dal vostro utilizzo e da cosa volete preparare: ognuna di queste, dunque, richiedere dosi maggiori o minori di acqua per l’impasto, a seconda dell’utilizzo e del tipo di impasto scelto.
La macchina del pane però non comporta solo vantaggi, come ogni cosa c'è sempre il rovescio della medaglia. Intanto è possibile fare un’unica forma di pane, generalmente la pagnotta rettangolare, e per esperienza personale posso affermare che la pala che impasta, di solito si blocca proprio nel pane, e quando la si va atogliere rimane un buco. Alcune tipologie di macchine, sono limitate al loro programma pre-impostato, dunque dovete programmare la macchina nel modo giusto per assicurarvi che il pane venga nella giusta consistenza. Alcune sono termosensibili, per cui sia la temperatura che il timer vanno regolati a seconda della stagione (invernale: temperatura più alta e maggiore tempo di lavorazione; estiva: temperatura più bassa e inferiore tempo di lavorazione).
Per quanto riguarda la pulizia, invece, le macchine del pane non possono essere messe in lavastoviglie, dunque si richiede una pulizia a mano.
Anche in questo caso, però, dovete cercare di porre molta attenzione. La spugna impiegata, infatti, non deve essere troppo ruvida, questo perchè il contenitore è antiaderente e dunque potreste richiare di rovinare la superficie con l’inevitabile conseguenza che, col tempo, sarà sempre più difficile estrarre la pagnotta.
Io personalmente presi anni fa una macchina del pane con cui ho iniziato la mia avventura di panificatrice casalinga, ma devo dirvi la verità, ho con il tempo lasciato la macchina del pane e ho iniziato a fare l'impasto per il pane a mano, non ci è voluto molto, ho studiato un po' i sistemi di lievitazione, le differenze fra i lieviti, le tipologie di farine e le combinazioni possibili e poi ho iniziato a fare il pane e grazie alla manualità acquisita adesso produco vari tipi di pane per tutti i gusti della famiglia, e non solo, mi diletto con focacce e pizze. Un vero e proprio momento di aggregazione in famiglia, la gioia di osservare qualcosa di buono che cresce nel forno.