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Macchina per scrivere addio

Creato il 28 aprile 2011 da Bibbovintage
Macchina per scrivere addioDa oggi le macchine per scrivere sono diventate definitivamente un oggetto di antiquariato. Per la gran parte del mondo industrializzato, l’avvento del computer aveva già rilegato, da qualche decennio, la macchina per scrivere al mercato dei collezionisti, amanti del vintage e nostalgici romantici ma in India esisteva ancora, fino a qualche giorno fa, una fabbrica di typewriter per il mercato di massa. La Godrej & Boyce, con sede a Mumbai, ha dovuto però gettare la spugna e arrendersi al boom economico che ha reso sempre più accessibili i personal computer. Così Milind Dukle, direttore generale dell’azienda indiana, ha spiegato la decisione di chiudere lo stabilimento: «Non riceviamo più commesse. A partire dal 2000, i computer hanno cominciato a dominare il mercato. Tutte le fabbriche che producevano macchine per scrivere hanno fermato la loro produzione. Tranne noi. Fino al 2009, producevamo 10-12 mila macchine ogni anno. Ma probabilmente i nostri clienti erano per lo più collezionisti”.
L’eccezione
Se la Godrej & Boyce era l’ultima azienda a produrre macchine per scrivere per il mercato di massa (800 nell’ultimo anno) esistono ancora delle nicchie di mercato che rappresentano l’eccezione: la Swintec, un’azienda di Moonachie, nel New Jersey, ha accordi con carceri di 43 Stati americani per la fornitura di macchine per scrivere per i detenuti. Ed Michael, responsabile delle vendite, ha detto:” Altro che morta! Abbiamo aziende in Cina, Giappone e Indonesia che assemblano per noi svariate typewriters” Il vantaggio, spiegano, è che sono costruite in modo tale da impedire che possano esservi nascosti all’interno oggetti vietati in carcere, come piccole lame, copsa che invece può accadere facilmente con i computer portatili.

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