Posted 9 marzo 2014 in Macedonia, Slider with 0 Comments
di Lavdrim Lita
In Macedonia si terranno elezioni legislative anticipate il prossimo 27 aprile, nel giorno del ballottaggio delle presidenziali, il cui primo turno è in programma il 13 aprile. Lo ha annunciato il premier conservatore Nikola Gruevski. All’origine della decisione sul voto anticipato il mancato accordo fra il partito di governo Vmro-Dpmne e il partito della minoranza albanese (BDI), partner di coalizione, su un candidato comune alle presidenziali.
Il BDI di Ali Ahmeti ha apertamente detto che non sosterrà l’attuale presidente Gjorgje Ivanov poiché le sue idee politiche non sono nel loro interesse. Il Vmro-Dpmne di Gruevski invece ha dato pieno supporto a Ivanov a correre per il secondo mandato presidenziale, ma anche fatto il nome di un secondo candidato presidente. Ma il più grande partito di opposizione, i socialdemocratici SDSM guidati da Zoran Zaev, ha accusato la coalizione di governo di mettere in scena una crisi politica in modo da avere una scusa per indire elezioni anticipate. L’SDSM è certamente l’unico tra i partiti di opposizione contrario alle elezioni anticipate, ma ha proposto come candidato il professore Stevo Pendarovski.
La Commissione elettorale di Stato ha fissato le scadenze per elezioni anticipate che si terranno il 27 aprile. I membri della commissione elettorale hanno raggiunto all’unanimità un accordo per superare i problemi organizzativi legati alla tenuta di due elezioni (parlamentari e presidenziali) in parallelo: campagna elettorale, silenzio pre-elezioni, e liste degli elettori.
Secondo questa decisione, entrambe le campagne elettorali dureranno 20 giorni, come previsto dal codice elettorale. La campagna elettorale per le elezioni parlamentari anticipate avrà inizio il 5 aprile. Le liste di candidati per i deputati devono essere presentate il 29 marzo, la revisione della lista elettorale sarà attuata dal 16 al 30 marzo e il lotto sarà lanciato il 3 aprile.
Nel frattempo i dilemmi riguardanti i problemi connessi con le doppie elezioni, presidenziali e parlamentari, sono molti. Con l’unificazione di questi due cicli elettorali sarà difficile per i cittadini separare i programmi di governo e le priorità dei candidati presidenziali, e le persone saranno più confuse e perplesse circa il futuro nel paese.
La Macedonia è candidata all’adesione all’UE dal 2005 ma, nonostante i continui pareri positivi di Commissione e Parlamento, il Consiglio UE si è sempre rifiutato di aprire i negoziati per via del veto greco sulla questione del nome dello stato, sostenuto anche da Cipro e Bulgaria.
Foto: zhurnal.mk
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