Esce in formato lp l’ultimo lavoro dei romani MMDM (ma la prima tiratura è già sold out), band dedita a ricami musicali su luccicanti cadaveri cinematografici. Partono dalla lezione americana imbastita da numi tutelari della letteratura, da Chandler a Ellroy ─ per la precisione: dalle atmosfere che evocano i loro racconti ─ ma visti dall’ottica di un artista al culmine della disperazione, che fatica a tornare a casa prima di aver speso la serata in un bar a trangugiare alcol, che poi era più o meno la stessa cosa che capitava a gente come Tod Browning per il cinema (scriveva sceneggiature per altri…) e John Fante per la letteratura (anche lui lavorava per Hollywood allo scopo di sbarcare il lunario). Tutto questo preambolo per precisare che il gruppo capitolino sembra davvero vivere sulla pelle la passione per gli score e per lo spoken word più “nero” (“1952”). Parimenti la musica che accompagna tali miasmi è in generale di chiaro stampo “apocalyptic” e industrial (“Death Of A Caddie”).
La prima volta che li ascoltai, mi trovai a pensare: questi sono la versione ancora più dark dei Bohren & Der Club Of Gore. C’ero andato vicino, ma la MMDM è più viscerale e meno venata di jazz. Omaggia poi l’immaginario lynchiano in “Just You And I” (cover anche troppo calligrafica per la verità…) e rimane una vicinanza a lidi esoterici che Nurse With Wound e Boyd Rice hanno ampiamente esplorato.
Black Lake Confidence è in definitiva un buon esempio di come si possa fare musica oggi senza stare a perdersi in inutili ammiccamenti e moine. Qui si fa sul serio e si tira dritto per la propria strada. Chi ha coraggio li segua pure.
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