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Se c'è una cosa che non passerà mai di moda è il trash!
Non parlo però di quel genere di trash morboso e senza estetica, parlo di quel trash in qualche modo di classe, che trova nella sua insensatezza la sua ragione di essere, che per quanto pacchiano sia, per quanto spinga l'acceleratore nel campo minato da se stesso creato, continua a funzionare.
Robert Rodriguez ha fatto del trash la sua missione, in coppia con Tarantino e non, proponendo un nuovo antieroe che si muove come un ballerino nonostante il corpo muscoloso tra le varie mine.
Questo antieroe ha il nome di Machete e il volto fregiato di Denny Trejo, che conferisce quella rocciosità e quella fissità di recitazione necessaria per farne un mito.
Già con il primo capitolo, grazie alla giusta dose di ironia, assurdità e tanta violenza volutamente gratuita, la rinascita del genere era stata compiuta. Ora che a furor di popolo il secondo capitolo è nelle sale, non ci si può sbalordire e si resta tutto sommato soddisfatti dalle nuove avventure di questo corpulento giustiziere.
Nel farlo Rodriguez non bada a spese, e effetti speciali a parte, assolda un cast quanto più eterogeneo possibile: oltre alle vecchie glorie Antonio Banderas e il redivivo Cuba Gooding Jr., troviamo infatti una scatenata e forse un po' troppo incensata Lady Gaga, un'agguerrita Sofia Vergara, una bellissima Amber Heard, un piccolo cammeo di Vanessa Hudges e pure un Mel Gibson d'annata, senza contare le sopravvissute Jessica Alba e Michelle Rodriguez!
Tutti insieme danno vita ad una trama al limite dell'inverosimile, con Machete che deve scongiurare una minaccia mondiale assoldato nientemeno che dal Presidente degli Stati Uniti -un armato fino ai denti Charlie Sheen- facendo fronte a un nemico pronto a far esplodere la casa bianca -uno psicolabile guerrigliero messicano- tenendo testa però a un numero impressionante di nemici che si aggiungono per strada.
La prima parte vola via così liscia, tra scazzottate e colpi di scena, armi sessualmente esplicite, salvataggi dell'ultimo minuto e evoluzioni in 3D.
Ma sarà l'antipatia, sarà che a un certo punto il freno lo si deve tirare, all'arrivo del menzionato Mel Gibson l'intero film sembra prendere una marcia diversa. Le spiegazioni si fanno più serrate, l'azione latita un po', il nostro eroe sembra in sofferenza così da portare ad un finale un po' tirato che lascia volutamente in sospeso il tutto.
Già, perchè come anticipato da un trailer che più trash non si può, la sete di vendetta di Machete non si esaurisce su questo pianeta, ma è pronta a sconfinare nello spazio!
Tirando le somme si ha comunque un sequel godibile, che naviga nelle acque sicure di una regia esperta che sa il fatto suo, e che come il compagno Tarantino ha un orecchio di riguardo per la colonna sonora, impeccabile e cult.
Non certo ai livelli del primo capitolo, questo Machete Kills riesce a far ridere e a far staccare la testa dai pensieri, senza riflettere troppo su temi scottanti come l'immigrazione, ma diventando un puro divertimento un po' fine a se stesso che, nonostante tutto, a volte serve!
Ora, però, dovremmo davvero andare in orbita con Leo per continuare il viaggio?
Guarda il Trailer
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