Giacomo Pagone
Quale sarà il ruolo della Macroregione Adriatico Ionica (EUSAIR), organo dell’Unione Europea mirato a creare una rete di cooperazione tra i Paesi del bacino del Mediterraneo? Il progetto UE coinvolge 8 Paesi (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia), con focus sui temi della crescita blu (ovvero la crescita sostenibile nei settori marino e marittimo), dei trasporti, dell’energia, della qualità ambientale e del turismo sostenibile.
Prima del varo ufficiale della proposta (avvenuto durante il semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea, luglio-dicembre 2014), alcune regioni, come il Friuli Venezia Giulia, avevano già intavolato trattative con le nazioni cooperanti. All’interno del progetto EUSAIR, inoltre, è stato lanciato Adrion, il Programma di cooperazione transnazionale, volto a rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, sostenere la transizione verso un’economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori, preservare e tutelare l’ambiente, favorire l’uso efficiente delle risorse e promuovere sistemi di trasporto sostenibili. Adrion, che per l’Italia sarà coordinato dalla regione Marche, beneficerà di un budget di oltre 99 milioni di euro, di cui 83,4 milioni provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale e 17,7 milioni garantiti dallo Strumento di assistenza preadesione (Ipa), per finanziare interventi negli stati membri
La Macroregione servirà, dunque, come ponte tra le nazioni per raggiungere gli obiettivi prefissati? Bisogna sperarlo, perché vorrebbe dire espandere i propri orizzonti oltre la cortina economica dell’attuale Unione Europea.
Fonti: http://www.ai-macroregion.eu/
http://www.adrion.forumaic.org/
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adriatico geopolitica ionica macroregione politica slider 2015-03-28