Mad Max: Fury Road

Creato il 14 maggio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
  • Anno: 2015
  • Durata: 120'
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Genere: Azione
  • Nazionalita: USA, Australia
  • Regia: George Miller
  • Data di uscita: 14-May-2015

Sinossi: Mad Max è fatto prigioniero dai War Boys agli ordini di Immortan Joe, ossia del padrone assoluto della Cittadella. La possibilità di evadere per il prigioniero si presenta quando l’Imperatrice Furiosa decide di ribellarsi al despota, portando con sé le cinque consorti di Immortan Joe a bordo di un’autocisterna. Inizia così una rocambolesca caccia ai ribelli, senza nessuna esclusione di colpi.

Recensione: Mad Max: Fury Road di George Miller è puro appagamento visivo di una veemenza spettacolare che tramortisce lo spettatore con una pioggia torrenziale d’immagini instabili, rigurgitate dalla cataratta del proiettore a una velocità e a un ritmo assolutamente forsennati. A infondere energia al montaggio è l’operazione di punteggiatura musicale, basata sulla convergenza tra il rullio dei tamburi, musica corale e un serpeggiante contrappunto rock. In quest’accumulo di materiali acustici e d’immagini, l’ininterrotta modulazione di adrenalina per il pubblico è uno status quo imprescindibile per l’intero arco di 120 minuti che separa i titoli di testa da quelli di coda.

L’ultimogenito della serie ideata da Miller nel lontano 1979 è nato sotto il segno dell’attesa di milioni e più fans, che hanno accettato e poi approvato la metamorfosi del loro eroe dall’australiano Mel Gibson al britannico Tom Hardy. C’era bisogno di un attore versatile come lui, per non compromettere la giustificata asimmetria di ruvida grandezza e magnifica vulnerabilità che da sempre caratterizzano il personaggio del guerriero solitario post-apocalittico. Accanto alla sua storia, c’è quella di Imperatrice Furiosa, una memorabile Charlize Theron che stempera la sua bellezza in un taglio da vero maschiaccio e in una fronte ricoperta dal grasso nero dei motori. La sua decisione di scindersi da quel demonio del sommo Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne) costituisce lo spunto iniziale della trama e segna la voglia del singolo di riavvalersi della propria individualità, oltre che del proprio essere donna. «Non siamo cose» affermano le giovani spose del decrepito tiranno: eppure, sia loro sia i War Boys al servizio di Immortan Joe sono stati ridotti alla stregua di corpi umani spersonalizzati, in quanto non più esseri di carne ma macchine adibite alla procreazione o alla guerra. Nulla di più. E, se qualcuno di questi automi viventi si danneggia, non c’è tempo né desiderio di ripararlo. Finisce semplicemente fuori scena, dimenticato nell’oblio e infine rimpiazzato.

I limitati dati sulla storia personale di Max Rockatansky e di Imperatrice Furiosa sono tante caselle (volutamente) lasciate vuote da una sceneggiatura che non vuole piegarsi ai “tempi morti” e diegetici della trama, perché preferisce dare spazio al “tempo sospeso” delle innumerevoli scene d’azione. In fondo, i vari inseguimenti che costellano la galassia desolata di Mad Max: Fury Road s’incastrano l’uno nell’altro fino a risultare un’unica grande fuga su mezzi corazzati da otto cilindri guidati, peraltro, dagli stessi attori. Beati i sognatori per i quali distogliere lo sguardo, anche solo per respirare un attimo, sarà impossibile.

Maria Cristina Caponi



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Terminator 2: il giorno del giudizio

    Ci si lamenta che ormai non si fa più nulla di nuovo, che ultimamente l'industria cinematografica si basa unicamente su seguiti e rifacimenti. Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Jeanjacques
    CINEMA, CULTURA
  • Contemporaneità ed emancipazione psico-spirituale: nuove inquisizioni e nuove...

    Di LENI REMEDIOSParte QuartaQuesto processo di obnubilamento delle coscienze è evidente soprattutto nell’analisi delle forme di aggressività collettiva ed in... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Criticaimpura
    CULTURA, SCIENZE, SOCIETÀ
  • Francesco apre ai Valdesi, parte del creato

    Se non fossi nata cattolica, mi sarebbe piaciuto nascere valdese.I Valdesi sono persone straordinarie, o meglio, lo è la loro storia, il loro avere dovuto... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Dallomoantonella
    CULTURA, FOTOGRAFIA
  • To James, with love

    È da un po' di tempo che non scrivo seriamente sul blog: so che non si dovrebbe mai abbandonare il proprio spazio troppo a lungo, smettere di condividere i... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Alesya
    CULTURA
  • Si è schiantato ieri, mentre era alla guida del suo aereo monomotore Tucano, presso le foreste di Los Padres, in California: un incidente fatale per James... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Filmedvd
    CINEMA, CULTURA
  • Classifiche: 21 giugno 2015

    1 (3) Andrea Camilleri, La giostra degli scambi, Sellerio; 2 (2) Giorgio Faletti, La piuma, Baldini Castoldi; 3 (8) Michael Connelly, La scatola nera,... Leggere il seguito

    Il 22 giugno 2015 da   Martinaframmartino
    CULTURA, LIBRI