È di almeno 22 morti il bilancio i scontri tra abitanti di due villaggi nel sud dell’isola malgascia.
Lo ha reso noto un comunicato dell’Ufficio nazionale per i disastri e la gestione dei rischi (Bngrc).
I disordini si sono verificati in seguito ad un furto di zebù, come spesso accade tra le comunità pastorali, tra i residenti di due villaggi nel comune rurale di Maromby, distretto sud di Amboasary.
Le autorità locali denunciano che 275 case sono state distrutte, mentre altri 125 sono state incendiate durante gli scontri, provocando oltre 3000 sfollati.
Lo zebù è un animale molto importante nell’economia agricolo-pastorale di regioni aride come lo sono quelle africane.
Esso ,oltre ad essere utilizzato per ricavare latte ,carne e pellame, è un’ottima bestia da traino.
A Maromby , intanto, la polizia locale ha avviato un’indagine anche se non sarà certamente facile individuare i responsabili.
In realtà siamo dinanzi alla solita contesa che si viene a creare tra agricoltori sedentari e pastori nomadi.
Il dramma, però, è quando ci scappa il morto e, soprattutto, quando i danni sono ingenti come in questo caso.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)